“Negli ultimi due anni, abbiamo dimostrato che combattere la pandemia, finanziare la ripresa e investire nell’azione per il clima sono obiettivi che si sostengono a vicenda.” Queste le parole del presidente della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) Werner Hoyer commentando i risultati annuali che evidenziano come nel 2021 la BEI abbi registrato un incremento del 23% dei finanziamenti, mettendo a disposizione il valore record di 95 miliardi di euro.
La BEI ha erogato oltre 65 miliardi di euro in prestiti, mentre il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) poco più di 30 miliardi di euro in garanzie e capitale proprio. I finanziamenti hanno raggiunto il livello più alto dei 63 anni di storia della BEI, in gran parte grazie alle risorse aggiuntive fornite dal Fondo europeo di garanzia (FEG) di 24,4 miliardi di euro, istituito nel 2020 con il sostegno di 22 Stati membri del l’UE per aiutare l’economia europea, in particolare mid-cap e piccole e medie imprese; a quest’ultime è andata quasi la metà dei finanziamenti del gruppo, pari a 45 miliardi di euro.
I finanziamenti per lo sviluppo e i partenariati al di fuori del l’Unione europea hanno raggiunto 8,1 miliardi di euro. L’attività della BEI nei paesi in via di sviluppo avrà un impulso a partire da quest’anno, grazie alla fondazione di una nuova filiale – BEI Global.
I prestiti, le garanzie e gli altri strumenti di finanziamento hanno integrato i programmi nazionali di resilienza, sostenuto le autorità locali e fornito finanziamenti accessibili a imprese pubbliche e private durante questo periodo pandemico.
Allo stesso tempo, il gruppo BEI ha intensificato gli investimenti sia nella transizione verde che in quella digitale; ha aggiornato la Climate Bank Roadmap 2021-2025 approvata dal CdA nel novembre 2020 e ha erogato 20,7 miliardi di euro di finanziamento per l’innovazione.
Sulla strada verso la Banca europea per il clima
La quota di investimenti della BEI destinata ai progetti di azione per il clima e di sostenibilità ambientale è salita al 43% nel 2021 (dal 40% nel 2020), nonostante la crisi del COVID-19, avvicinando la BEI al suo obiettivo del 50%.
In ottobre, poco prima della conferenza COP26 di Glasgow, il Consiglio di amministrazione ha approvato il piano di adattamento climatico, con cui la BEI si è impegnata a triplicare la quota del suo finanziamento totale destinato all’adattamento climatico dal 5% al 15%, e il PATH, piano di allineamento agli obiettivi dell’Accordo di Parigi per le controparti, con cui si è impegnata a seguire un approccio che permetta di fornire uno strumento robusto per aiutare le aziende ad alte emissioni ad adottare e attuare piani di decarbonizzazione. Attualmente, la maggior parte dei prestiti della BEI per il clima va a progetti e azioni di mitigazione.
“Il nostro piano di adattamento climatico e l’allineamento agli accordi di Parigi delle controparti sono elementi chiave della nostra strategia. Aumentando i finanziamenti per l’adattamento, contribuiamo a costruire infrastrutture più resilienti in tutto il mondo e, in particolare, nelle regioni che ne hanno più bisogno a causa della loro esposizione alle condizioni atmosferiche estreme. Con il PATH incoraggiamo le aziende a decarbonizzare, e questo stimola la transizione verso un mondo con meno o meno emissioni di gas serra”, ha dichiarato il presidente Hoyer.
Finanziamenti record per l’innovazione
Nel 2021 la BEI ha erogato un record di 20,7 miliardi di euro a sostegno dell’innovazione e dell’economia digitale.
Una delle industrie su cui la BEI ha puntato è l’azienda svedese Northvolt. Quest’ultima, dopo essere riuscita a sviluppare una batteria agli ioni di litio, ha firmato accordi con vari produttori automobilistici europei e ha annunciato la produzione della prima batteria agli ioni di litio presso la Northvolt Gigafactory nel nord della Svezia.