Arriva il via libera del Parlamento UE per accelerare sugli obiettivi europei di risparmio energetico. Gli eurodeputati, infatti, hanno approvato in via definitiva le norme che fissano nuovi obiettivi di risparmio energetico per il 2030, nell’ambito del Green Deal europeo.
I nuovi obiettivi sono stati presentati dalla Commissione europea nel 2021 con l’adozione del “Fit for 55 %“, un pacchetto di misure che adegua la legislazione vigente in materia di clima ed energia per conseguire il nuovo obiettivo dell’UE di una riduzione minima del 55 % delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030. Il pacchetto comprende appunto la rifusione della direttiva sull’efficienza energetica (EED), allineando le sue disposizioni al nuovo obiettivo. Un altro elemento del pacchetto è la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili (RED II), nell’ambito della quale, l’UE è tenuta a garantire che almeno il 32% del suo consumo energetico provenga da fonti energetiche rinnovabili entro il 2030.
La nuova legge, già concordata a marzo 2023 dai negoziatori di Parlamento e Consiglio, e adottata con 471 voti a favore, 147 contrari e 17 astensioni, prevede una riduzione del consumo di energia primaria e finale. Secondo questa rifusione della direttiva UE sull’efficienza energetica (EED), i Paesi membri dovranno garantire, collettivamente, una riduzione del consumo energetico di almeno l’11,7 % entro il 2030 (rispetto alle proiezioni dello scenario di riferimento fissato al 2020).
Per raggiugere l’obiettivo, la normativa prevede l’1,5% di risparmio energetico annuo medio da ora al 2030. Fino al 2025 si dovrà risparmiare l’1,3% ogni anno, percentuale che verrà progressivamente aumentata arrivando al 1,9% entro la fine del 2030.
Gli obiettivi di risparmio dovranno essere raggiunti attraverso misure locali, regionali e nazionali, in diversi settori, ad esempio la pubblica amministrazione, gli edifici, le imprese, i centri dati. I deputati hanno insistito sul fatto che la riduzione riguarderà in particolare il settore pubblico, che dovrà ridurre il consumo finale di energia dell’1,9% ogni anno.
Gli Stati membri dovrebbero inoltre garantire che almeno il 3% degli edifici pubblici sia ristrutturato ogni anno per trasformarli in edifici a energia quasi zero o a emissioni zero. La direttiva stabilisce anche nuovi requisiti per sistemi di teleriscaldamento efficienti.
Per garantire l’applicazione delle norme, verrà creato un meccanismo di monitoraggio e di applicazione.
Prossime tappe
Il testo dovrà ora essere formalmente approvato anche dal Consiglio dei ministri UE prima che possa entrare in vigore.