I deputati del Parlamento UE e i membri del Consiglio europeo hanno concordato (in modo informale) dei piani per facilitare l’adozione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, compreso l’idrogeno, sul mercato del gas dell’UE. Il regolamento concordato mira a decarbonizzare il settore del gas e a garantire l’approvvigionamento, al fine di affrontare sia il cambiamento climatico che l’interruzione dei flussi di gas causata dall’aggressione russa all’Ucraina.
Il pacchetto legislativo, come stabilito nel Green Deal europeo e nel suo pacchetto Fit for 55, mira a sostenere la decarbonizzazione del settore energetico aumentando la produzione di gas rinnovabili e idrogeno e facilitando la loro integrazione nelle reti energetiche dell’UE.
Durante i negoziati sulla legislazione, i deputati hanno garantito la possibilità agli Stati membri di limitare le importazioni di gas dalla Russia e dalla Bielorussia, sia tramite gasdotti che GNL. Il Parlamento europeo, infatti, sostiene il divieto totale delle importazioni di energia dalla Russia dall’aprile 2022, in seguito all’aggressione dell’Ucraina.
I deputati sono anche riusciti a sancire il sistema di acquisto congiunto del gas, che aggregherà la domanda per evitare che gli Stati membri entrino in competizione tra loro quando fanno offerte per il gas, in particolare quando riempiono le riserve strategiche. Hanno inoltre spinto con successo per la creazione di un sistema volontario per sostenere lo sviluppo del mercato dell’idrogeno, come progetto pilota per cinque anni.
In particolare, nell’ambito dell’accordo, i membri del Parlamento hanno sostenuto il rafforzamento delle misure per incentivare gli investimenti in nuove infrastrutture per l’idrogeno, soprattutto nelle regioni carbonifere, per facilitare la giusta transizione di queste regioni e creare incentivi per produttori e consumatori affinché passino al biometano e all’idrogeno verde e a basse emissioni di carbonio.
Il testo concordato afferma che gli operatori della rete di trasporto dell’idrogeno coopereranno a livello dell’UE attraverso la Rete europea degli operatori di rete per l’idrogeno (European Network of Network Operators for Hydrogen – ENNOH). I deputati, infine, hanno ottenuto l’impegno della Commissione a valutare, entro la fine del 2029, come integrare in modo più efficace i settori dell’idrogeno, dell’elettricità e del gas, compresa l’opzione di integrare le tre reti europee (ENTSO) per l’idrogeno, l’elettricità e il gas.
“Dopo due anni di intenso lavoro sul pacchetto, abbiamo raggiunto un accordo storico. Il compromesso raggiunto dai tre colegislatori trasforma l’attuale mercato energetico in uno basato principalmente su due fonti, elettricità verde e gas verdi. Per la prima volta nella storia, abbiamo creato, insieme a una direttiva, un quadro giuridico complesso per il mercato dell’idrogeno. Si tratta di un enorme passo avanti verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici dell’UE e per rendere l’UE più competitiva sui mercati globali”, ha commentato l’eurodeputato Jerzy Buzek .
La legislazione dovrà ora essere approvata dal Parlamento e dal Consiglio per diventare legge. Si prevede che il comitato per l’industria, la ricerca e l’energia voterà sul dossier nel gennaio 2024.