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Diritti dei lavoratori

WDI, lettera a ISSB per rendere prioritari negli standard capitale umano e diritti dei lavoratori

La Workforce Disclosure Initiative (WDI), una coalizione guidata da ShareAction che mira a mobilitare gli investitori per garantire che le aziende divulghino dati comparabili e completi sulle loro pratiche di lavoro e contribuiscano ad aumentare l’offerta di posti di lavoro qualificati in tutto il mondo, ha chiesto all’ISSB (International Sustainability Standards Board) di rendere il capitale umano e i diritti dei lavoratori una priorità per la sua prossima serie di standard per la rendicontazione.

La lettera, firmata da 24 investitori in tutto il mondo, afferma che la domanda degli investitori per maggiori volumi di dati di migliore qualità sulla forza lavoro “è ai massimi storici” e sollecita l’ISSB a “dare priorità alla ricerca sul capitale umano e agli standard di divulgazione dei diritti umani nel suo prossimo piano di lavoro biennale”.

Questi investitori, che insieme gestiscono asset per oltre un trilione di dollari e abbracciano sei paesi, hanno scritto all’ISSB specificamente in risposta alla sua “Richiesta di Informazioni” (RFI, Request for Information) – lanciata nel maggio 2023 – chiedendo feedback per decidere in quale area della sostenibilità concentrare la prossima serie di standard.

“Questa è un’opportunità per l’ISSB di stabilire un quadro di riferimento per la rendicontazione globale necessario affinché gli investitori siano in grado di comprendere e intraprendere azioni significative sugli abusi del lavoro e dei diritti umani. Sappiamo che i lavoratori di tutto il mondo sono sfruttati da aziende senza scrupoli, danneggiando i lavoratori stessi e creando rischi per gli investitori. È possibile affrontare questi problemi solo quando vi è trasparenza nelle pratiche aziendali, qualcosa che l’ISSB è perfettamente posizionata per garantire. Questo è il motivo per cui li invitiamo a dare priorità alla ricerca sul capitale umano e sui diritti umani, per sviluppare un quadro di reporting accettato a livello globale”, ha commentato James Coldwell, capo della Workforce Disclosure Initiative di ShareAction.

Nella lettera gli investitori invitano l’ISSB a considerare anche “come divulgare insieme le informazioni sul capitale umano e sui diritti umani” affrontando le relazioni e le connessioni tra i due argomenti, sottolineando che né le aziende né gli investitori trattano i due temi come ambiti totalmente separati. I processi di due diligence sui diritti umani, ad esempio, sono utilizzati come strumenti chiave per identificare le problematiche del lavoro. Concetti come sindacalizzazione e schiavitù moderna, inoltre, appartengono chiaramente a entrambe le categorie.

La lettera fa seguito a un recente sondaggio di ShareAction commissionato per valutare le opinioni degli adulti britannici su come si sentono riguardo a dove è stato investito il loro denaro. I risultati hanno mostrato che la stragrande maggioranza (74%) delle persone avrebbe una visione più negativa degli istituti finanziari che investono in aziende che non rispettano gli standard sui diritti umani e del lavoro.

“Il Covid-19 e la conseguente fluttuazione di massa che ha causato nel mercato del lavoro ha sottolineato quanto gli esseri umani siano fondamentali per il successo a lungo termine di qualsiasi azienda. Che si tratti di una buona gestione delle persone all’interno della forza lavoro o di una due diligence completa sui diritti umani lungo tutta la catena di fornitura, un’organizzazione che dà priorità al benessere umano ha le migliori possibilità di successo in futuro. Poiché la rilevanza finanziaria di queste tematiche diventa sempre più chiara, è fondamentale che gli investitori abbiano accesso a dati sociali completi e comparabili provenienti dalle imprese per contribuire a informare le decisioni di investimento. È imperativo che l’ISSB dia priorità allo sviluppo del capitale umano e degli standard sui diritti umani il più presto possibile per contribuire a raggiungere questo obiettivo”, ha dichiarato Vincent Kaufmann, Ceo della Fondazione Ethos.

La coalizione ha infine annunciato che il 1° settembre 2023 lancerà un gruppo di lavoro degli investitori focalizzato sul reporting globale dei dati sociali, non appena verrà chiuso il periodo di “Richiesta di Informazioni” di ShareAction.