The Cooling Solution Gaia Squarci | ESG News

Mostra fotografica Ca'Foscari

Gaia Squarci in mostra alla Ca’Foscari ironizza sull’uso dei condizionatori

Il 19 maggio all’Università Ca’ Foscari di Venezia inaugurerà l’ultimo progetto di Gaia Squarci, una mostra fotografica-scientifica dal titolo The Cooling Solution. L’esposizione tratta di come persone diverse, con background culturali e socioeconomici di ogni tipo, si stanno adattando alle condizioni di alta temperatura e umidità dovute al cambiamento climatico in Brasile, Indonesia, India e Italia.

L’inaugurazione sarà affiancata da un workshop scientifico con esperti internazionali, in cui verranno discussi il boom dell’aria condizionata ed alcune delle possibili alternative. La mostra, realizzata con il supporto della Prof.ssa De Cian, ENERGYA, Kublaikan e Elementsix, e finanziata dal Consiglio Europeo per la Ricerca, sarà poi visitabile a entrata libera, fino al 31 luglio 2023.

Il titolo della mostra fa ironia su come l’utilizzo indiscriminato dei climatizzatori sia generalmente visto come “soluzione” accessibile al riscaldamento globale dovuto al cambiamento climatico. I sistemi di raffreddamento sono diventati l’unico rimedio universalmente conosciuto e pubblicizzato per combattere il caldo anomalo in molti angoli del mondo, con prospettive di 10 impianti di aria condizionata venduti al secondo per i prossimi 30 anni secondo il rapporto The Future of Cooling dell’Agenzia Internazionale per l’Energia. 

Il progetto di Gaia Squarci evidenzia come la tendenza nell’uso dei climatizzatori sia una grande contraddizione ambientale e sociale, e si sofferma sulla tensione tra impatto dei sistemi di raffreddamento e obiettivi che spesso ne motivano l’utilizzo, come la necessità di proteggere le persone più fragili della società, dai bambini agli anziani, alle persone con disabilità. 

Come si legge sul sito dell’Università, i visitatori potranno osservare la quotidianità di persone diverse in una situazione di disagio termico e le soluzioni adottate, da raffreddamento inefficiente ed inefficace a tecnologie innovative. L’artista sfrutta il potenziale comunicativo di forte impatto della fotografia per coinvolgere il pubblico e passare una serie di risultati scientifici in maniera immediata e pregnante. In particolare, è data visibilità ad architetture, tecnologie, e comportamenti che ci potranno aiutare ad adattarci senza surriscaldare il pianeta.