Dopo due anni di confinamenti e turismo di prossimità, pare che sia tornata la voglia di salire su un aereo e volare da qualche parte. I numeri dei passeggeri negli aeroporti sono risaliti come previsto, ma restano al di sotto dei livelli pre-pandemia
Dove sono diretti tutti questi passeggeri? A maggio il 44% circa del traffico complessivo per l’aeroporto di Londra-Heathrow era costituito da passeggeri che si recavano in Europa o ne provenivano. Questo dato è in linea con la media storica e indica che, in generale, le destinazioni non sono cambiate, ma quando i numeri assoluti continueranno a salire e torneranno infine ai livelli tendenziali, le cifre relative ai viaggi europei cresceranno ulteriormente.
È evidente che le persone non si limitano a prendere l’aereo, ma prenotano anche stanze negli hotel. In Spagna è aumentata nettamente anche l’occupazione alberghiera mensile basata sui turisti provenienti dall’estero. Naturalmente, l’aumento delle prenotazioni comporta un aumento dei ricavi e, in ultima analisi, dei profitti per il settore alberghiero. Secondo le previsioni di Statista, le entrate legate ai viaggi e al turismo dovrebbero tornare ai livelli pre-pandemia tra il 2023 e il 2024, indicando che il settore è comunque in grande ripresa.
Considerazioni chiave per gli investitori
Il settore dei viaggi e del tempo libero in Europa è costituito da tre grandi categorie di imprese:
- compagnie aeree;
- alberghi, villaggi turistici, crociere e ristoranti;
- società di scommesse e gaming online.
Probabilmente, quest’anno la performance del settore non è stata stellare, dato il clima di avversione al rischio sui mercati azionari. Tra i 20 gruppi industriali interessati dallo Stoxx Europe 600 Index, quello energetico è l’unico che abbia registrato un andamento positivo dall’inizio dell’anno a oggi. Il settore dei viaggi e del tempo libero è in calo nel 2022, ma attualmente si trova più o meno a metà di queste 20 categorie in termini di performance dall’inizio dell’anno.
Questo significa che la macroeconomia sta attualmente orientando i mercati e forse si sta sottovalutando il miglioramento specifico del settore in prospettiva. Se si diradano le nubi macroeconomiche, potremo assistere a un suo decollo, in linea con i suoi fondamentali favorevoli.
Nondimeno, come sempre c’è anche un rovescio della medaglia. In caso di aumento dei rischi di recessione in Europa, i numeri relativi ai viaggi e alle attività di svago potrebbero scendere di nuovo, persino prima di tornare ai livelli tendenziali. I viaggi sono infatti una spesa “voluttuaria” che può essere ridotta quando cominciano a scarseggiare i soldi sia per le persone che per le imprese.
In ultima analisi, prevedere i movimenti del mercato è difficile, ma può essere più facile seguire il comportamento dei consumatori grazie ai dati sui passeggeri del trasporto aereo e ai tassi di occupazione alberghiera. I prezzi seguiranno i fondamentali? Impossibile esserne certi.