Alle banche è stato dato tempo fino alla fine del 2024 per soddisfare le aspettative di vigilanza della Banca centrale europea (BCE) sui rischi climatici e ambientali, con scadenze intermedie
La BCE ha annunciato, infatti, una serie di scadenze per la gestione dei rischi climatici e ambientali da parte delle banche, con il pieno allineamento alle aspettative di identificazione e gestione dei rischi richiesto entro la fine del 2024.
Le nuove scadenze sono state rese note in concomitanza con la pubblicazione dei risultati dell’esame tematico della BCE sulle strategie delle banche e sui loro quadri di governance e di gestione dei rischi, che ha esaminato se le banche identificano e gestiscono adeguatamente i rischi climatici e i rischi ambientali come la perdita di biodiversità. L’esame ha riguardato 186 banche, tra cui “banche significative” sotto la diretta vigilanza della BCE e “banche meno significative” sottoposte alla vigilanza delle autorità nazionali.
L’analisi della BCE ha rivelato che, mentre molte banche hanno messo in atto pratiche di base, l’85% non dispone di metodologie sofisticate e di informazioni granulari sui rischi climatici e ambientali, e che le banche sottovalutano in modo significativo l’ampiezza e la portata di questi rischi, con il 96% che ha “punti ciechi” nell’identificarli.
A seguito dell’esame, la BCE ha dichiarato di aver fissato scadenze specifiche per ogni istituto al fine di raggiungere il pieno allineamento con le sue aspettative di vigilanza, che ha delineato nella sua “Guida sui rischi climatici e ambientali” del 2020. La BCE ha inoltre stabilito una serie di tappe minime che tutte le banche devono raggiungere, tra cui l’aspettativa di disporre di una valutazione completa della materialità dell’impatto dei rischi climatici e ambientali sulle loro attività entro marzo 2023, l’inclusione dei rischi climatici e ambientali nella governance, nella strategia e nella gestione dei rischi entro la fine del 2023 e il soddisfacimento di tutte le altre aspettative, tra cui l’integrazione dei rischi climatici e ambientali nei quadri di riferimento per gli stress test, entro la fine del 2024.
La BCE, infine, ha dichiarato che monitorerà attentamente le scadenze e ha avvertito che, se necessario, verranno intraprese azioni di contrasto.