La BCE passa all’azione e rende noto come intende decarbonizzare gradualmente le obbligazioni societarie detenute nei portafogli di politica monetaria, affinché si allinei agli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Come annunciato negli ultimi mesi, infatti, la Banca Centrale Europea vuole ridurre l’esposizione ai rischi finanziari legati al clima orientando gli acquisti di obbligazioni societarie dell’Eurosistema verso emittenti con una migliore performance climatica e sostenendo le imprese che possano contribuire alla transizione verde dell’economia in linea con gli obiettivi di neutralità climatica dell’UE.
La BCE ha quindi deciso che il punteggio climatico complessivo che verrà utilizzato per orientare gli acquisti di obbligazioni combinerà tre “sottopunteggi”.
La prima valutazione riguarda le emissioni retrospettive e si basa sulle emissioni passate degli emittenti prendendo in considerazione la performance delle società rispetto ai loro pari in un settore specifico e rispetto a tutti gli emittenti di obbligazioni idonei. Quelli con risultati migliori ricevono un punteggio migliore.
Il secondo aspetto riguarderà gli obiettivi prospettici e si basa sugli obiettivi fissati dagli emittenti per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in futuro. Le società con obiettivi di decarbonizzazione più ambiziosi ricevono un punteggio migliore.
Infine, la terza componente di valutazione è relativa all’informativa sul clima. Sarà dunque attribuito un punteggio al reporting riguardante le emissioni di gas a effetto serra da parte degli emittenti. Gli emittenti con un’informativa di alta qualità ricevono un punteggio migliore.
I punteggi climatici degli emittenti influenzeranno la loro ponderazione relativa nel benchmark che guida gli acquisti di obbligazioni societarie da parte dell’Eurosistema. Ciò comporterà l’acquisto di un maggior numero di obbligazioni emesse da società con una buona performance climatica e un minor numero di obbligazioni emesse da società con performance climatica inferiore.
Inoltre, l’Eurosistema utilizzerà il punteggio climatico per regolare le proprie offerte sul mercato primario in modo da favorire gli emittenti con una migliore performance climatica e per imporre limiti di scadenza alle obbligazioni di emittenti con un punteggio inferiore.
I punteggi climatici e la metodologia utilizzata per calcolarli saranno rivisti regolarmente e potranno evolvere per tenere conto di nuovi sviluppi in termini di dati, modelli, normative e capacità di valutazione del rischio.
Per quanto riguarda le corpose scadenze in arrivo, la BCE ha reso noto che di circa 30 miliardi il 10% del portafoglio di bond aziendali saranno reinvestiti ogni anno in quello che ha definito il “più ambizioso” programma di una banca centrale contro il cambiamento climatico.
La BCE inizierà a pubblicare le informazioni relative al clima sulle proprie partecipazioni in obbligazioni societarie a partire dal primo trimestre del 2023 e riferirà regolarmente sui progressi compiuti verso l’allineamento con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.