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Banca centrale europea

BCE, prosegue l’azione per il clima, ecco le nuove misure

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso di adottare ulteriori misure per integrare il cambiamento climatico nelle proprie operazioni di politica monetaria dell’Eurosistema. La banca adeguerà le consistenze di obbligazioni societarie nei portafogli detenuti per finalità di politica monetaria, pari a circa 386 miliardi di euro, agli obiettivi climatici e il sistema delle garanzie dell’Eurosistema, introdurrà obblighi di informativa relativi al clima e migliorerà le prassi di gestione dei rischi.

Queste misure mirano a tenere in maggiore considerazione il rischio finanziario connesso al clima nel bilancio dell’Eurosistema e a sostenere la transizione verde dell’economia in linea con gli obiettivi di neutralità climatica dell’UE. Inoltre, incentivano le imprese e le istituzioni finanziarie ad accrescere la trasparenza in merito alle loro emissioni di carbonio e a ridurle. La banca ha sottolineato in una nota che tutte le misure sono concepite in compatibilità con l’obiettivo primario dell’Eurosistema di mantenere la stabilità dei prezzi.

“Con queste decisioni traduciamo il nostro impegno per la lotta al cambiamento climatico in un’azione tangibile” ha dichiarato la Presidente della BCE Christine Lagarde, “Nell’ambito del nostro mandato, stiamo compiendo passi concreti per integrare il cambiamento climatico nelle operazioni di politica monetaria. E seguiranno altre iniziative, nel quadro della nostra agenda per il clima in divenire, per allineare le nostre attività agli obiettivi dell’Accordo di Parigi.”

Le misure stabilite dalla BCE

Le nuove misure annunciate prevedono che la BCE terrà conto del cambiamento climatico ai fini degli acquisti di obbligazioni societarie, del sistema delle garanzie, degli obblighi di informativa e della gestione dei rischi, in linea con il suo piano di azione per il clima. Queste saranno riesaminate periodicamente per verificare che siano adeguate e allineate agli obiettivi dell’Accordo di Parigi e a quelli di neutralità climatica dell’UE.

Consistenze di obbligazioni societarie

L’Eurosistema mira a decarbonizzare gradualmente le proprie consistenze di obbligazioni societarie, seguendo un percorso in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Al tal fine, orienterà queste consistenze in favore di emittenti con migliori risultati sul piano climatico reinvestendo i rimborsi attesi nei prossimi anni. Migliori risultati dal punto di vista climatico saranno misurati in termini di minori emissioni di gas serra, obiettivi di riduzione del carbonio più ambiziosi e una migliore informativa in relazione al clima.

L’orientamento delle consistenze nel bilancio dell’Eurosistema implica che la quota di attività emesse da imprese con migliori risultati in termini climatici sarà incrementata rispetto a quella delle imprese con risultati peggiori. Lo scopo è mitigare i rischi finanziari connessi al clima nel bilancio dell’Eurosistema. Inoltre, secondo l’istituzione europea questo incentiva gli emittenti a migliorare l’informativa e a ridurre le emissioni di carbonio in futuro.

La BCE si attende che le misure siano applicate a partire da ottobre 2022 e comunicherà quindi maggiori dettagli poco prima. Dal primo trimestre del 2023 inizierà a pubblicare con cadenza regolare informazioni di carattere climatico sulle consistenze di obbligazioni societarie.

In ogni caso, il volume degli acquisti di obbligazioni societarie, si legge in una nota, continuerà a essere determinato esclusivamente da considerazioni di politica monetaria e dal loro ruolo ai fini del conseguimento dell’obiettivo di inflazione della BCE.

Sistema delle garanzie

L’ Eurosistema limiterà la quota di attività emesse da soggetti con un’impronta di carbonio elevata che possono essere stanziate a garanzia dalle singole controparti nelle operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema. Il nuovo regime di limiti è inteso a ridurre i rischi finanziari connessi al clima in tali operazioni. Inizialmente l’Eurosistema applicherà tali limiti soltanto agli strumenti di debito negoziabili emessi da imprese non appartenenti al settore finanziario (società non finanziarie). Altre classi di attività potrebbero rientrare nel nuovo regime con il progressivo miglioramento della qualità dei dati di carattere climatico.

Questa misura sarà applicata secondo le attese prima della fine del 2024, purché sussistano i presupposti tecnici necessari. In aggiunta, a partire da quest’anno, l’Eurosistema terrà conto dei rischi climatici nel riesame degli scarti applicati alle obbligazioni societarie stanziate a garanzia. Tali scarti consistono in riduzioni del valore delle garanzie calcolate sulla base della loro rischiosità.

Obblighi di informativa relativi al clima per le garanzie

L’Eurosistema accetterà in garanzia per le proprie operazioni di rifinanziamento soltanto attività negoziabili e crediti di imprese e debitori conformi alla direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD), una volta attuata pienamente. Poiché il recepimento della CSDR ha subito ritardi, i nuovi criteri di idoneità dovrebbero applicarsi a partire dal 2026.

Quest’obbligo vigerà per tutte le imprese che rientrano nell’ambito di applicazione della CSRD. Secondo la BCE questo contribuirà a ottimizzare l’informativa e a produrre dati migliori per le istituzioni finanziarie, gli investitori e la società civile. Per incoraggiare le parti interessate ad allinearsi per tempo alle nuove regole, la BCE svolgerà esercizi di test un anno prima dell’effettiva attuazione.

Tuttavia, una quota significativa delle attività stanziabili in garanzia nelle operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema, quali i titoli derivanti da cartolarizzazioni e le obbligazioni garantite, non ricadono nell’ambito di applicazione della CSRD. Per assicurare una corretta valutazione dei rischi finanziari connessi al clima anche per queste attività, l’Eurosistema si impegna a promuovere un’informativa migliore e armonizzata dei dati di carattere climatico e a tal fine di intrattenere un dialogo serrato con le autorità competenti.

Valutazione e gestione dei rischi

L’Eurosistema affinerà ulteriormente i propri strumenti e le proprie capacità di valutazione per cogliere meglio i rischi climatici.

Per esempio, le analisi della BCE hanno dimostrato che, malgrado i progressi conseguiti dalle agenzie di rating, gli attuali standard di informativa non sono ancora soddisfacenti. Per migliorare la valutazione esterna dei rischi climatici, l’Eurosistema esorterà le agenzie di rating a una maggiore trasparenza sulle modalità di integrazione dei rischi climatici nelle valutazioni ESG e a una maggiore ambizione nei requisiti di informativa su tali rischi.

L’Eurosistema ha inoltre stabilito una serie di standard minimi comuni su come i sistemi di valutazione interni delle banche centrali nazionali dovrebbero integrare i rischi climatici nei loro rating. Questi standard entreranno in vigore alla fine del 2024.

Il piano di azione per il clima della BCE

Le decisioni descritte in precedenza rientrano nel piano di azione per il clima annunciato a luglio dell’anno scorso. L’azione della BCE sul fronte del cambiamento climatico si basa su tre obiettivi principali. Questi sono la gestione e la mitigazione dei rischi finanziari associati al cambiamento climatico e la valutazione del suo impatto economico; la promozione della finanza sostenibile per favorire una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio; la condivisione delle competenze per promuovere un cambiamento più ampio a livello di comportamenti.

Fonte: Agenda della BCE per il clima 2022

La BCE sta integrando il cambiamento climatico anche in altri ambiti di attività oltre alla politica monetaria, fra cui la vigilanza bancaria, la stabilità finanziaria, l’analisi economica, le statistiche e la sostenibilità della BCE.