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Finanza sostenibile

EBA pubblica le nuove linee guida per gestione rischi ESG delle banche

L’Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato nuove linee guida per rafforzare la gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) all’interno degli istituti di credito. Si tratta di un testo da 150 pagine con requisiti per lo più qualitativi che entreranno in vigore a partire dal 2026 per la maggior parte delle banche europee ad eccezione degli istituti meno complessi e di minori dimensioni per i quali la data è posticipata al gennaio 2027. Il provvedimento mira a garantire la resilienza del sistema bancario europeo di fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico e dalle altre tematiche ESG. Le nuove regole riguardano l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei rischi ESG, e impongono alle banche di integrare questi fattori nelle loro analisi di rischio tradizionali. L’obiettivo è quello di assicurare che gli istituti siano in grado di valutare adeguatamente gli impatti dei rischi ESG sulla loro attività e di adottare le misure necessarie per mitigare.

Un approccio olistico ai rischi ESG

Le nuove norme hanno l’obiettivo di costruire un sistema bancario solido, capace di far fronte agli impatti ambientali, sociali ed economici del cambiamento climatico, che si intensificheranno sempre di più nei prossimi anni. L’EBA sottolinea come i rischi ESG possano influenzare tutte le categorie tradizionali di rischio finanziario, dal credito al mercato, passando per l’operativo e la reputazione. I rischi ambientali sono particolarmente attenzionati dall’EBA, sia quelli legati a eventi estremi (rischi fisici) sia quelli associati alla transizione verso un’economia a basse emissioni (rischi di transizione). Infine, vengono evidenziati i rischi sociali, come le violazioni dei diritti umani, i cambiamenti demografici e le questioni legate alla governance aziendale, ad esempio in materia di D&I e parità di genere.

Impatto sull’ICAAP

Le nuove linee guida EBA, pur non specificando dettagliatamente il trattamento patrimoniale delle esposizioni legate ai rischi ESG e le relative misure di vigilanza, impongono alle banche di integrare questi rischi nel loro processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP). In pratica, gli istituti di credito dovranno valutare attentamente come i fattori ESG influenzano la qualità del loro portafoglio creditizio e la loro esposizione complessiva al rischio. Attraverso l’ICAAP, le banche dovranno determinare se il capitale allocato è sufficiente a coprire le potenziali perdite derivanti da eventi legati al clima o da altri fattori ESG. Le autorità di vigilanza avranno il compito di verificare la corretta applicazione di queste nuove disposizioni e di intervenire in caso di inadempienze.

Le nuove regole dell’EBA rappresentano una svolta significativa per il settore bancario. Da un lato, ciò impone alle banche di adottare un approccio più proattivo e lungimirante nella gestione del rischio, tenendo conto delle sfide poste dalla transizione verso un’economia sostenibile. Dall’altro, questa evoluzione potrebbe portare a una riallocazione del capitale verso attività più sostenibili e a una maggiore trasparenza nella comunicazione dei rischi ESG. Tuttavia, l’implementazione di queste nuove regole richiederà un considerevole sforzo da parte delle banche, sia in termini di risorse umane che di sistemi informativi. Sarà quindi fondamentale che le autorità di vigilanza forniscano alle banche le necessarie linee guida e supporto tecnico per affrontare questa sfida.