Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking punta alla valorizzazione dei talenti femminili e si pone l’obiettivo immediato per i prossimi anni di inserire il 40% di nuove professioniste, incrementando la diversity anche nell’ambito delle nomine manageriali.
Le linee di azione per ridurre il gender gap passano da tre direttrici:
- Incentivare e agevolare gli ingressi femminili;
- Creare percorsi di formazioni e di crescita;
- Creare percorsi manageriali dedicati.
A titolo esemplificativo, un progetto sviluppato in Fideuram-ISPB è EV.A. (Evoluzione Assistenti): percorsi dedicati alle assistenti per farle diventare delle vere consulenti, introducendole nel team dei professionisti con cui già lavorano da tempo.
Le donne che svolgono la professione di consulente finanziario in Italia sono ancora poche: a fine 2022 quelle abilitate rappresentavano solo il 22,3% del totale, secondo i dati dell’OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari).
Con l’obiettivo di ridurre tale gender gap, nel 2023 Fideuram ha inserito 122 donne su 389 nuovi inserimenti nella professione, puntando a un obiettivo a regime che non potrà essere inferiore al 50%. Inoltre, nel 2024 le donne in posizioni manageriali sono diventate pari al 20% del management – mentre nel 2019 erano meno del 3%.
La professione del consulente finanziario ha caratteristiche, come la flessibilità oraria e l’assenza di un divario retributivo di genere, che valorizzando le singole professionalità e capacità ben si adattano ai talenti femminili.