Le aziende con una forza lavoro più bilanciata tra uomini e donne hanno performance economiche migliori di quelle meno equilibrate. Secondo lo studio di BlackRock “Lifting financial performance by investing in women”, tra le società dell’indice MSCI World quelle più virtuose in termini di gender quality hanno sovraperformato le altre di ben 2 punti percentuali all’anno tra il 2013 e il 2022.
Nel dettaglio, classificando le aziende in base alla diversità della loro forza lavoro nei vari paese e gruppi industriali, i ricercatori di BlackRock notano che più equilibrata è la forza lavoro dell’azienda, maggiore è il suo RoA (Return on Assets, ovvero rendimento sulle attività). Tra le aziende dello stesso gruppo industriale e dello stesso paese, il portafoglio composto da una più alta rappresentanza femminile ha sovraperformato quello con meno partecipazione di donne di 1,6 punti percentuali in media tra il 2013-2022. In entrambi i portafogli, comunque, la percentuale di donne è aumentata, nel caso delle aziende più virtuose dal 42% nel 2012 al 50% nel 2021, mentre nelle altre dal 23% al 25%.
I rendimenti sono più elevati tra le società più diversificate, se si esaminano i tipi di portafoglio settoriali e nazionali
Indice
- 1 Diversità della forza lavoro e performance finanziaria
- 2 Donne ai vertici aziendali: ancora troppo poche
- 3 Donne sottorappresentate nei ruoli STEM
- 4 Le aziende che promuovono le donne mostrano rendimenti più elevati
- 5 Congedo di maternità: i luoghi di lavoro a misura di donna contribuiscono a migliorare i rendimenti
Diversità della forza lavoro e performance finanziaria
Un primo sguardo al rapporto tra rappresentanza delle donne e performance aziendale suggerisce che è la diversità che conta, piuttosto che la prevalenza di donne o uomini. Tra le aziende del campione di BlackRock, infatti, né le società con la più bassa (16% in media) né quelle con la più alta (60% in media) rappresentanza femminile nella forza lavoro hanno ottenuto le migliori performance nell’ultimo decennio. Invece, le aziende che si collocano a metà dello spettro hanno sovraperformato le loro concorrenti (“Quintile 3” in figura).
Né la sottorappresentanza né la sovrarappresentanza delle donne nella forza lavoro sono ottimali
Osservando le differenze settoriali e industriali, BlackRock evidenzia che, in media, le donne tendono ad essere fortemente rappresentate nei settori sanitario (52%) e finanziario (49%), e molto meno nei materiali (23%) o nei servizi di pubblica utilità (26%).
Per quanto riguarda, invece, le peculiarità geografiche, Blackrock nota che esse sono meno evidenti e spiegano solo il 2% della variazione nel campione considerato. Infatti, complessivamente, la rappresentanza delle donne nella forza lavoro a livello globale non è troppo lontana dalla parità: la maggioranza dei paesi ha raggiunto almeno il 40% di partecipazione femminile nel mondo del lavoro. Tuttavia, esistono disparità significative tra regioni e paesi, con una partecipazione femminile molto bassa in alcuni grandi mercati emergenti, soprattutto in Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale e America Latina. Secondo i dati ufficiali, in India, ad esempio, le donne costituiscono solo il 23% della forza lavoro totale.
La forza lavoro globale non è troppo lontana dalla parità a livello aggregato, ma alcune aree restano indietro
Donne ai vertici aziendali: ancora troppo poche
Un aspetto interessante messo in luce da BlackRock è che la rappresentanza delle donne è più vicina alla parità nei posti di lavoro entry-level, ma questo equilibrio viene meno con l’anzianità. Tra le società dell’indice MSCI World, solo il 18% dei posti dirigenziali nel 2021 erano detenuti da donne e solo il 6% dei posti di amministratore delegato nel 2022. Questo nonostante nell’ultimo decennio diverse giurisdizioni abbiano introdotto delle norme per regolamentare la presenza femminile nei CdA, come nel caso della legge Golfo-Mosca emanata in Italia nel 2011.
La rappresentanza delle donne peggiora con l’anzianità di servizio nel mondo aziendale
E la sottorappresentanza delle donne ai livelli senior è prevalente in quasi tutti i settori, sottolinea BlackRock. I settori finanziario e sanitario mostrano il divario più elevato nella rappresentanza delle donne che occupano ruoli dirigenziali rispetto alla forza lavoro complessiva. Le donne tendono anche ad essere fortemente rappresentate nei ruoli meno specializzati, ad esempio nel lavoro amministrativo.
Le donne tendono ad essere sottorappresentate ai livelli più alti e sovrarappresentate nei ruoli impiegatizi
Un divario, quello delle posizioni senior, che secondo BlackRock va colmato quanto prima. Dallo studio, infatti, emerge che le aziende in cui la rappresentanza delle donne a livello di middle management si allinea meglio con quella della forza lavoro complessiva ottengono risultati migliori rispetto a quelle con una rappresentanza più sbilanciata. Nell’analisi, un portafoglio di titoli societari con aziende con diversità tra i dirigenti più allineate con la forza lavoro totale, mostra un rendimento mensile significativo pari a 36 punti base (la colonna in rosso nel grafico).
Le aziende in cui la diversità complessiva della forza lavoro si riflette meglio ai livelli più alti hanno ottenuto risultati migliori
Donne sottorappresentate nei ruoli STEM
Dall’analisi di BlackRock emerge che le donne sono sottorappresentate anche nei ruoli STEM, come IT (27% di rappresentanza femminile) e ingegneria (23% di rappresentanza femminile), che tendono ad essere associati a retribuzioni più elevate. Combinato con la minore presenza di donne in ruoli senior meglio retribuiti, ciò si traduce in un significativo divario salariale tra uomini e donne.
Divari di reddito potenzialmente derivanti da una minore percentuale di donne nelle discipline STEM e nei ruoli senior
Un risultato degno di particolare attenzione che riguarda il mondo della finanza è che, spesso, i prodotti gestiti da donne hanno performance migliori di quelli sotto il controllo maschile. Ad esempio, secondo i dati di Hedge Fund Research, l’indice degli hedge fund posseduti o gestiti da donne ha sovraperformato del 10,5% negli ultimi 16 anni l’indice degli hedge fund complessivi. Questa sovraperformance delle donne nei settori del venture capital e degli hedge fund indica che le migliori donne manager potrebbero riuscire a superare questa barriera invisibile. Tuttavia, non in tempi brevi, dato che il World Economic Forum prevede che ci vorranno 169 anni per colmare il divario di genere globale nella partecipazione e nelle opportunità economiche. La bassa rappresentanza delle donne nel mondo degli investimenti significa che l’inclusione di più donne nel mix potrebbe aumentare il livello complessivo dei talenti, e con esso, la performance del settore finanziario.
Gli hedge fund gestiti da donne hanno ottenuto risultati migliori rispetto alla media degli hedge fund
Le aziende che promuovono le donne mostrano rendimenti più elevati
Alcune aziende riconoscono i vantaggi derivanti da una maggiore diversità a tutti i livelli, in particolare tra i ruoli più alti, e mettono in pratica ciò promuovendo più donne. Investire in aziende che promuovono più figure femminili può essere associato a rendimenti azionari positivi. Nell’analisi BlackRock esamina la rappresentanza delle donne tra i dipendenti promossi rispetto alla rappresentanza delle donne nella forza lavoro in generale. Un ipotetico portafoglio che punta sulle aziende che investono nelle donne ha generato un rendimento superiore dello 0,72% annuo (rispetto al portafoglio di riferimento dell’indice MSCI World) negli ultimi quattro anni.
La sovraponderazione delle aziende che stanno colmando il divario nella rappresentanza delle donne ai livelli più alti è associata a rendimenti di portafoglio più elevati
Congedo di maternità: i luoghi di lavoro a misura di donna contribuiscono a migliorare i rendimenti
La portata di una cultura del posto di lavoro favorevole alle donne è difficile da misurare, ma la durata media del congedo di maternità può essere un buon indicatore. Partendo dall’analisi di questo indicatore, a conclusione dello studio BlackRock sottolinea che l’integrazione dei dati sul congedo di maternità in un portafoglio di investimenti aiuta ad aumentare i rendimenti. Anche in questo caso, un portafoglio che predilige le società che concedono periodi di congedo maggiori ha prodotto un eccezionale rendimento in eccesso annuale dell’1,07% rispetto al portafoglio di riferimento (in questo caso indice Russell 1000).
Il congedo di maternità preso dai dipendenti è associato a rendimenti più elevati