SDG 15

Banca Generali: Guindani tra Ruanda e Congo per raccontare l’SDG 15 – vita sulla terra

Il 25% della fauna e della flora mondiale è minacciata e circa 1 milione di specie rischia attualmente l’estinzione: sono questi i numeri emersi dall’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES). In base ai dati più recenti, le popolazioni di fauna selvatica sono crollate in media del 69% tra il 1970 e il 2018. Uno scenario preoccupante su cui Banca Generali ha acceso un riflettore per sottolineare l’importanza di un agire consapevole, che possa preservare e tutelare la biodiversità del nostro Pianeta su cui incidono i cambiamenti climatici.

Ed è proprio la biodiversità e la tutela dell’ambiente terrestre al centro del racconto del quindicesimo scatto di BG4SDGs – Time to Change per approfondire lo stato dell’arte del processo di raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030. In questa occasione, il fotografo al fianco dell’iniziativa, Stefano Guindani, si è recato presso il Parco Nazionale del Virunga al confine tra Ruanda Congo per raccontare la situazione relativa al Sustainable Development Goal (SDG) numero 15 che riguarda proprio la gestione sostenibile degli ecosistemi ambientali proteggendoli da fenomeni come desertificazione, inondazioni, siccità e deforestazione.

“Il Parco Nazionale del Virunga è condiviso da tre paesi: la Repubblica Democratica del Congo, il Rwanda e l’Uganda. I rispettivi governi, non senza tensioni come noto dalle vicende di questi anni per un’area di interesse economico e strategico, si stanno comunque adoperando per rispettare la biodiversità e salvaguardare le specie in via di estinzione come i gorilla di montagna e le golden monkeys. È importante osservare come il coinvolgimento di rangers, di tracciatori e di organizzazioni di turismo responsabile, oltre a generare nuove risorse economiche per la popolazione risultino indispensabili alla salvaguardia del sistema e delle specie sopraccitate. Incontrare un gorilla è un’emozione ancestrale perché è un viaggio nel nostro passato più remoto, il gorilla condivide con noi il 98% del DNA”, ha dichiarato Stefano Guindani, fotografo e curatore del progetto BG4SDGs – Time to Change.

L’esempio dei Gorilla di montagna

Il clima è però solo uno dei fattori che incide negativamente. L’alterazione dei terreni a scopi agricoli o di allevamento del bestiame, è uno dei principali motori dell’estinzione, per non parlare delle pratiche di bracconaggio. Estinzione ben rappresenta da una specie molto vicina alla nostra dal punto di vista evolutivo: quella dei gorilla, che fino al 2018 raggiungevano su tutto il Pianeta il numero di soli 1000 individui. Guindani si è infatti recato al confine con il Ruanda e la Repubblica Dominicana del Congo per sensibilizzare le persone sul grande lavoro svolto dai ranger del parco per proteggere questa specie così a rischio prima che sia troppo tardi.