“Il nuovo Piano, che si caratterizza per obiettivi ambiziosi ma raggiungibili anche grazie al consolidato track-record realizzato in questi anni, è guidato da priorità strategiche che mirano a remunerare in maniera significativa gli azionisti, a incontrare le aspettative degli altri principali stakeholder (clienti, colleghi, Autorità di Vigilanza) e a raccogliere le opportunità offerte da processi in corso quali la digitalizzazione e la sostenibilità. Tutto questo con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo di Banco BPM come solida banca del Paese, punto di riferimento per famiglie, imprese e comunità“.
Sono queste le parole utilizzate da Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco BPM per presentare alla comunità finanziaria il nuovo Piano 2021-2024 che prevede un utile netto di oltre un miliardo, quasi raddoppiato rispetto ai circa 50o milioni attesi per l’anno in corso che ha registrato nei primi 9 mesi un risultato positivo di 472 milioni.
Il target di utile netto a un miliardo dà forza al modello di crescita stand alone e costituisce anche un paletto in caso di scalata. Dopo avere scartato l’ipotesi di un’aggregazione con Carige e con MPS, Castagna, commentando gli scenari futuri, non esclude la possibilità di diventare oggetto di interesse da parte di un altro istituto di credito, ma l’interessato, commenta l’ad della banca, “dovrà pagare il giusto prezzo, il mio compito è massimizzare il ritorno per gli azionisti”. Quindi nessuna barricata, alle giuste condizioni, neanche per UniCredit, alla ricerca di nuove strade dopo l’addio a Siena.
Ma per arrivare a quel risultato Castagna punta su una strategia basata su tre pilastri, digitalizzazione con il 90% delle transazioni destinate ad avvenire online, crescita dei volumi e della redditività del core business e messa a pieno regime delle fabbriche prodotto, la società di asset management Anima, Agos e la bancassicurazione.
Ma alla base di questo processo la sostenibilità è uno dei fattori abilitanti, insieme alla valorizzazione del personale e della diversity nonché alla provata capacità di controllo dei costi soprattutto in riferimento al costo del credito e del portafoglio titoli e senza tagli previsti al personale.
Il Gruppo Banco BPM prevede di ampliare ulteriormente la propria ambizione strategica in tutti gli ambiti della Sostenibilità attraverso la crescente integrazione e diffusione degli elementi Environmental Social & Governance (ESG) nei propri modelli di governance e di business.
L’attività che si svilupperà in arco Piano si fonda su basi già costituite e consolidate: a livello di governance in primis, grazie all’istituzione di presidi a livello consiliare, con la responsabilità diretta del CdA e il ruolo centrale del Comitato Controllo Interno Rischi e Sostenibilità che può contare su di una consigliera referente per le tematiche ESG; a livello manageriale con il Comitato ESG presieduto dal CEO e la funzione Sostenibilità.
L’integrazione delle istanze ESG nel modello di business procede soprattutto grazie alle attività impostate nei 7 cantieri: Governance, People, Risk & Credits, Customers– Business, Customers-Wealth Management, Environment, Stakeholder engagement & Measurement. Al loro interno sono stati definiti 32 progetti in corso di realizzazione, coinvolte 12 unit e oltre 50 colleghi. Inoltre, specifici target sono definiti nei piani di incentivazione, a lungo e breve termine, del CEO e dei manager apicali.
Su queste fondamenta poggiano i cinque macro-obiettivi ESG del Piano Strategico 2021- 2024 che sono ripartiti nei seguenti ambiti:
BUSINESS
Gli obiettivi fissati entro questo macro-ambito saranno raggiunti per mezzo della proposta di soluzioni, prodotti e servizi di consulenza che supportino la clientela nella transizione verso un’economia sostenibile. In orizzonte Piano si prevede che: oltre il 65% dei nuovi finanziamenti saranno erogati nei confronti di settori green o a basso rischio di transizione; 4 miliardi di euro di nuovi mutui residenziali Green; oltre 3 miliardi di interventi legati a bonus fiscali derivanti dalla riqualificazione immobiliare; le emissioni di green e social bond raggiungeranno 2,5 miliardi. Si stima inoltre che a fine Piano la quota ESG del corporate banking book supererà il 30% (a fronte dell’attuale 8%).
RISK & CREDIT
L’integrazione delle istanze ESG nelle politiche e nei processi di rischio, credito e investimento procederanno lungo tre direttrici: i) applicazione di criteri d’esclusione dal credito verso settori con rischio molto alto dal punto di vista dell’impatto ambientale e contestuale run-off delle esposizioni attualmente esistenti; ii) approccio selettivo nella concessione del credito nei settori esposti ad alto rischio ambientale: almeno l’80% del nuovo credito nel settore dei combustibili fossili sarà destinato a progetti di transizione; iii) azione attiva per favorire programmi e progetti di cambiamento per la clientela esposta al rischio climatico.
Si prevede inoltre la sottoscrizione in arco piano della Net Zero Banking Alliance. Infine, il quadro operativo del Risk Management (RAF) sarà pienamente integrato con fattori ESG.
PEOPLE STRATEGY
Questo macro-obiettivo sarà perseguito attraverso l’ulteriore integrazione dei rischi e degli obiettivi ESG nelle politiche di incentivazione del management, l’identificazione e formazione degli ESG ambassador come punti di riferimento sulle tematiche di sostenibilità all’interno di tutte le strutture aziendali, sviluppo di maggiore consapevolezza sulle tematiche ESG e costante formazione (400.000 ore di formazione), la promozione di una cultura aziendale basata su diversità, inclusione (oltre il 30% di donne in posizioni manageriali e oltre l’85% di giovani tra le nuove assunzioni) e benessere delle persone, quest’ultimo perseguito attraverso politiche di work-life balance (circa 6.000 persone in modalità di lavoro agile).
ENVIRONMENT
Elemento chiave per il raggiungimento dei traguardi di questo macro-obiettivo consisterà nello sviluppo di azioni di contrasto al cambiamento climatico attraverso la riduzione degli impatti diretti grazie al costante utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili e alla riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2, con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality Emissioni Nette Scope 1 e Scope 2 in orizzonte Piano.
COMMUNITY
In questo ambito rientrerà la sottoscrizione di importanti partnership/iniziative internazionali quali il Global Compact delle Nazioni Unite. Il continuo supporto al tessuto sociale del territorio proseguirà: con il sostegno al Terzo Settore cui saranno destinati oltre 700 milioni di nuovi impieghi; con il supporto economico di progetti sociali e ambientali (circa €10 milioni) destinati in particolare al mondo della scuola, dell’università e del volontariato. Per quest’ultimo sono previste oltre 10.000 ore di volontariato aziendale cui si aggiungono le attività di educazione finanziaria per clienti e studenti e di know-how ESG per le imprese. Infine, proseguirà il sostegno alla ricerca scientifica in ambito oncologico (AIRC) per finanziare l’attività di oltre 5000 ricercatori e la realizzazione di 660 progetti di ricerca.