In risposta all’annuncio dell’accordo provvisorio raggiunto dai negoziatori europei nei giorni scorsi sull’EU Green Bond Standard volto a regolamentare il mercato europeo delle obbligazioni verdi, l’ICMA (International Capital Markets Association) ribadisce la necessità che il mercato dei green bond dell’UE si fondi su una base volontaria, tutelando la natura inclusiva e volontaria del mercato europeo delle obbligazioni sostenibili e impedendo l’introduzione di un quadro obbligatorio privo di qualsiasi forma di incentivo per controbilanciare il costo aggiuntivo e la responsabilità richiesta agli emittenti.
Negli ultimi anni, l’ICMA si è impegnata attivamente con la Commissione, il Parlamento e gli Stati membri per promuovere la coerenza e la complementarietà dell’EU Green Bond Standard con le pratiche di mercato esistenti e per sostenere uno standard ufficiale europeo per i green bond. Dal 2017 l’ICMA è stata rappresentata in tutti i gruppi di esperti di finanza sostenibile della Commissione, tra cui il Gruppo di esperti di alto livello (HLEG), il Gruppo di esperti tecnici (TEG) e la Piattaforma sulla finanza sostenibile (PSF).
Pertanto, in vista delle sfide di attuazione dello standard europeo sui green bond, l’ICMA continuerà a formulare raccomandazioni per garantire, tra l’altro, che i modelli di divulgazione volontaria proposti riducano al minimo le duplicazioni o le incoerenze con le altre normative europee in materia di finanza sostenibile. L’associazione degli investitori istituzionali che operano sul mercato dei titoli a reddito fisso sottolinea inoltre che la futura diffusione dell’etichetta green bond dell’UE sarà strettamente correlata alla risoluzione dei notevoli problemi di usabilità della tassonomia dell’UE.
“La natura volontaria dell’etichetta Green Bond dell’UE e della più ampia informativa sui bond sostenibili dovrebbe garantire che il Green Bond Standard dell’UE sostenga la leadership dell’Europa nel mercato internazionale dei bond sostenibili. Le obbligazioni sostenibili sono la fonte principale di finanziamento del mercato sostenibile e sono caratterizzate da trasparenza, integrità e responsabilità sostenute da uno standard globale, i principi, forniti dall’ICMA”, ha commentato Nicholas Pfaff, Deputy Ceo e Head of Sustainable Finance dell’ICMA.
I principi di cui parla Pfaff sono quelli che l’ICMA fornisce e che sono alla base delle emissioni di obbligazioni sostenibili a livello globale e rappresentano lo standard di mercato internazionale. Nel 2021, oltre il 98% delle emissioni globali di obbligazioni sostenibili si è allineato ai Green, Social, Sustainability, and Sustainability-Linked Bond Principles. I principi beneficiano del contributo di oltre 420 organizzazioni a livello internazionale, tra cui emittenti e investitori, coordinati da un comitato esecutivo eletto. L’Europa è stata il leader indiscusso nell’attività del mercato dei bond sostenibili, con circa il 40% del totale internazionale in circolazione. Gli Stati membri dell’UE, gli enti pubblici e la Commissione europea hanno emesso obbligazioni sostenibili in linea con i principi. Principi che hanno incoraggiato gli emittenti a dichiarare l’allineamento alla tassonomia UE dei loro progetti a partire da giugno 2021.