Dopo l’ok definitivo dal Consiglio europeo sul regolamento sull’ecodesign che stabilisce i requisiti per aumentare la sostenibilità e la circolarità dei prodotti, la normativa è stata ora pubblicata in Gazzetta Ufficiale europea. Il regolamento sostituisce la direttiva esistente sulla progettazione ecocompatibile e ne amplia il campo di applicazione, oltre ai prodotti energetici, a tutti i tipi di beni immessi nel mercato dell’UE. Il testo entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e si applicherà a partire da 24 mesi dopo l’entrata in vigore.
Cosa prevede il regolamento sull’ecodesign
Il regolamento interessa tutte le tipologie di beni (con alcune eccezioni su automobili e sui prodotti per la difesa e la sicurezza) e introduce nuovi requisiti sulla durata, sulla possibilità di riuso e aggiornamento dei prodotti, sulla loro riparabilità. La legge, inoltre, prevede nuove regole sulla presenza delle sostanze che impediscono la circolarità, sull’efficienza energetica e delle risorse, sulla percentuale di contenuto riciclato, su carbon ed environmental footprint e infine sui requisiti informativi, introducendo il passaporto digitale di prodotto, che consentirà ai consumatori di fare scelte di acquisto informate. La Commissione avrà il potere di stabilire le specifiche per la progettazione ecocompatibile mediante atti delegati e l’industria avrà 18 mesi di tempo per conformarsi.
I criteri di progettazione ecocompatibile dovranno valere ed essere applicati anche nelle gare degli appalti pubblici per incentivare l’acquisto pubblico di prodotti ecologici. Il nuovo regolamento, nel dettaglio introduce un divieto diretto sulla distruzione di prodotti tessili e calzature invenduti (le PMI saranno temporaneamente escluse) e autorizza la Commissione a introdurre in futuro divieti simili per altri prodotti. Il regolamento sulla progettazione ecocompatibile sarà allineato alla legge sui servizi digitali, quando si tratta di prodotti venduti online.
La norma sostituisce l’attuale Direttiva 2009/125/CE sulla progettazione ecocompatibile che aveva fissato requisiti di efficienza energetica per 31 gruppi di prodotti. Secondo i calcoli della Commissione, tali regole hanno permesso di risparmiare 120 miliardi di euro di spese energetiche e di ridurre del 10% il consumo annuo di energia dei prodotti che rientrano nel suo campo di applicazione.