Mediobanca archivia i primi tre mesi del 2023 con risultati ai massimi storici. I ricavi ammontano a 760 milioni di euro, il secondo miglior risultato ottenuto da Mediobanca per un trimestre, con una crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto è pari a 235 milioni, in aumento del 24% rispetto al 2022. Nel trimestre, che chiude la rendicontazione dei nove mesi passati, è continuato anche l’impegno ESG del gruppo, che ha rafforzato la propria governance di sostenibilità.
Mediobanca ha infatti adottato il suo primo codice sui principi di diversità, equità e inclusione, e ha aggiornato la politica ESG di gruppo tramite cui viene formalizzato l’engagement attivo nei confronti della clientela al fine di favorire la transizione climatica. Tali azioni si collocano nell’alveo degli impegni sottoscritti da Mediobanca quale membro dei PRB (Principle for Responsible Banking) e della Net-Zero Banking Alliance (NZBA).
Proprio negli ultimi nove mesi il gruppo bancario ha definito i primi due target di riduzione delle emissioni GHG, in linea con le richieste della NZBA, relativamente ai settori auto e generazione di energia. I fattori ESG sono stati incorporati nel RAF (Risk Appetite Framework) e nelle politiche di erogazione del credito attraverso la mappatura del rischio ESG del portafoglio corporate.
“Nei nove mesi passati il gruppo ha saputo mantenere il livello più alto mai raggiunto di ricavi, di utile, e di redditività, ottimizzando la gestione degli attivi e passivi e beneficiando del forte posizionamento in business artefici di una crescita di lungo periodo”, ha dichiarato Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, “la diversificazione del portafoglio di business ha favorito la crescita di tutti gli indicatori e ha confermato la nostra capacità di generare valore in diversi scenari di mercato preservando una prudente assunzione del rischio e una forte generazione e dotazione di capitale”.