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Rendicontazione ESG

Consob, nel 2023 sono 208 le aziende che hanno pubblicato la DNF

Nel 2023 sono 208 le aziende, individuate dalla Consob, che hanno pubblicato la dichiarazione non finanziaria (DNF), ai sensi della direttiva NFRD (Non-Financial Reporting Directive). Delle 208, 142 sono società con azioni quotate, 24 emittenti con titoli quotati su mercati regolamentati, 23 banche e assicurazioni non quotate e 19 in via volontaria.

Presto le aziende saranno tenute a rendicontare secondo la nuova direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), il cui recepimento in Italia è appena avvenuto con l’approvazione del decreto legislativo ad hoc dello scorso 14 giugno. Nel dettaglio, rispetto alla NFRD, la CSRD rafforza gli obblighi di reporting non strettamente finanziario, prevedendo: 

  • L’estensione degli obblighi di rendicontazione non finanziaria alle PMI (escluse le microimprese), mentre la NFRD era riferita solo alle “imprese di grandi dimensioni che costituiscono enti di interesse pubblico e che, alla data di chiusura del bilancio, presentano un numero di dipendenti occupati in media pari a 500”. 
  • La sostituzione della “rendicontazione non finanziaria” con la “rendicontazione di sostenibilità” (consistente in “informazioni necessarie alla comprensione dell’impatto dell’impresa sulle questioni di sostenibilità, nonché informazioni necessarie alla comprensione del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull’andamento dell’impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione”).

Gli aspetti considerati da Consob

Nell’analizzare le aziende che hanno fornito informazioni sulla propria attività sostenibile, l’autorità di vigilanza dei mercati finanziari si è concentrata sulle indicazioni fornite dall’ESMA nelle European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports (ECEP 2021) con riferimento alle disposizioni dell’articolo 8 della tassonomia, che ha trovato la sua prima applicazione nelle DNF riferite al 2021. L’articolo 8, in pratica, prevede che alcune imprese di grandi dimensioni che sono tenute a rendicontare secondo la NFRD debbano comunicare informazioni al pubblico su come e in che misura le loro strategie sono associate ad attività economiche ecosostenibili come definite nella legislazione sulla tassonomia dell’UE. In generale, si legge nella relazione Consob, le società esaminate hanno mostrato di aver rispettato gli obblighi di rendicontazione richiesti dall’articolo 8 della tassonomia

Come sottolineato nella relazione annuale di Consob (qui la versione integrale), relativamente all’esame delle relazioni dei revisori legali, che verificano la conformità dei report aziendali, l’autorità non ha individuato una perfetta coerenza fra la versione degli standard definiti dal Global Reporting Initiative (GRI) indicata in tali documenti e quella dichiarata da alcune società nella loro DNF. 

Infine, altre caratteristiche delle aziende prese in considerazione da Consob legate alla rendicontazione di sostenibilità delle società, riguardano un indicatore di rischio costruito ponderano una serie di fattori, tra cui: la rischiosità climatica del settore economico di operatività, il grado di sostenibilità dell’impresa nelle tre dimensioni ESG, gli elementi indicativi di possibili comportamenti di greenwashing, l’esperienza acquisita nella redazione e pubblicazione delle DNF, la rilevanza dell’impatto dell’eventuale carenza informativa resa tenendo conto della tipologia dell’emittente, il suo eventuale ricorso al mercato dei capitali di rischio e il carattere obbligatorio o volontario della DNF.