Campari risultati trimestre target ambientali | ESG News

Speciale Italian Sustainability Week

Campari, le emissioni prodotte dalla supply chain saranno ridotte del 30% entro il 2030

Campari ha partecipato all’Italian Sustainability Week, organizzata da Borsa Italiana dal 28 giugno al 2 luglio, durante la quale si sono tenuti una serie di incontri one-to-one tra le società quotate e alcuni investitori istituzionali. 

ESGnews ha intervistato i protagonisti dell’evento per dare loro la possibilità di raccontare il proprio profilo ESG e delineare le specifiche caratteristiche del modello di sostenibilità.

Per Campari ha risposto Aldo Davoli, Global Public Affairs & Sustainability Senior Director.

Cosa significa sostenibilità per la vostra azienda?

Attraverso la conduzione della propria attività, Campari Group contribuisce al raggiungimento di 11
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite,
obiettivi che il Gruppo persegue nell’ambito delle quattro aree che caratterizzano il nostro approccio alla sostenibilità: Le nostre Persone, Pratiche responsabili, Ambiente e Coinvolgimento nelle comunità, e che ci permettono di creare valore in ciascuna area del business.

Da sottolineare la particolare importanza che rivestono per noi le tematiche più direttamente legate al prodotto, dalla qualità e sicurezza alimentare alla comunicazione e al servizio responsabile delle bevande alcoliche. Internamente, assumono rilevanza sempre maggiore le tematiche riconnesse allo sviluppo, alla crescita e alla soddisfazione dei dipendenti oltre che i temi di Diversity, Equity & Inclusion, a ulteriore testimonianza del valore riconosciuto ai nostri Camparisti, risorse fondamentali per lo sviluppo dei nostri brand e per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Per quanto riguarda l’ambiente, abbiamo dato priorità alle tematiche di energia, acqua e rifiuti, in relazione ai quali abbiamo recentemente definito progetti specifici e obiettivi di efficienza di medio/lungo periodo.

Quali sono i vostri tre principali target in ambito ESG?

Con l’ultima disclosure non finanziaria (2020) abbiamo dato evidenza dei nostri target ambientali di
decarbonizzazione ed efficientamento energetico – ridurre del 20% le emissioni di gas serra (GHG)
derivanti dalle nostre operazioni dirette entro il 2025, e del 30% entro il 2030 lungo tutta la supply
chain,
oltre che utilizzare il 100% di elettricità da fonte rinnovabile per tutti i nostri siti di produzione
europei entro il 2025.

Peculiare al nostro business, invece, l’area riconnessa al consumo responsabile nell’ambito della quale il Gruppo ha definito una strategia globale con iniziative interne ed esterne di breve e medio termine, con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare i principali stakeholder dell’azienda alla cultura del bere moderato e di qualità, a partire dai Camparisti stessi in quanto primi ambasciatori di un messaggio di responsabilità anche verso l’esterno. Sempre nel corso del 2020, abbiamo elaborato una strategia globale di Diversity, Equity&Inclusion, fornendo così un quadro di riferimento coerente in tutte le geografie del Gruppo e incoraggiando tutti i Camparisti all’interno dell’azienda a contribuire al nostro percorso e a sostenere una cultura inclusiva.

Quali sono i risultati o progetti raggiunti che vi hanno reso più orgogliosi?

Per raggiungere i nostri target ambientali abbiamo implementato interventi innovativi e soluzioni
integrate sostenibili volti a migliorare il nostro consumo energetico, ridurre i costi, aumentare il nostro
ricorso a fonti di energia rinnovabile e decarbonizzare quanto più possibile le nostre attività produttive.
Un progetto a cui sono particolarmente legato, però, riguarda il nostro rapporto e coinvolgimento con la
comunità locale nonché un esempio del particolare impegno che il Gruppo rivolge all’area
dell’educazione e della cultura: AdAstra Project.

AdAstra è un progetto di formazione-lavoro rivolto a giovani in condizioni di fragilità personale ed economica che abbiamo promosso lo scorso anno in partnership con Fondazione di Comunità Milano, A&I Onlus, Eataly e Lavazza, rappresentando così un esempio virtuoso di collaborazione tra realtà profit e no-profit. Per realizzare il progetto, le tre aziende hanno messo a disposizione i propri centri di eccellenza (academy), le competenze di qualificati professionisti del settore e opportunità di training on the job per trasmettere ai giovani partecipanti conoscenze e capacità specialistiche e professionali per intraprendere una carriera nel settore. Al percorso formativo è poi seguito un tirocinio di quattro mesi prima dell’effettivo inserimento lavorativo dei ragazzi. AdAstra Project rappresenta il contesto ideale in cui Campari Group, attraverso Campari Academy, scuola di eccellenza per l’insegnamento dell’arte del bartending e del bar management, ha la possibilità di contribuire concretamente alla promozione dell’educazione professionale estendendo importanti opportunità anche a giovani meno avvantaggiati in un territorio, quello di Milano, che rappresenta la storia e le origini del Gruppo.

Quali sono le tematiche su cui si sono focalizzati gli investitori negli incontri?

Le tematiche di maggiore interesse hanno riguardato prevalentemente l’area ambientale: dall’approccio del Gruppo alla gestione delle risorse idriche ai nostri impegni in materia di efficientamento energetico e decarbonizzazione, con un particolare interesse ai progetti volti a ridurre l’impatto ambientale derivante dalla nostra attività di business. Di grande interesse anche l’obiettivo globale che ci siamo posti di azzeramento dei rifiuti a discarica entro il 2025, in ottica di promozione e supporto a un’economia di tipo circolare. Relativamente al rapporto dell’azienda con le terze parti, è stato posto in evidenza il nostro impegno nel selezionare fornitori a loro volta attenti alle tematiche ESG.
Un focus particolare all’adozione di un Supplier Code, in essere dal 2012, documento che sancisce i
principi e i valori etici che ispirano l’attività del Gruppo e che i suoi fornitori e i loro dipendenti si
impegnano a sottoscrivere e a rispettare. Ugualmente attenzionata la nostra adesione a Sedex (Supplier Ethical Data Exchange), che consente una collaborazione tra le parti aderenti volta a partnership virtuose. In considerazione del settore in cui operiamo e consapevoli del nostro ruolo, particolare attenzione viene rivolta al nostro impegno relativamente alle tematiche di promozione e comunicazione responsabile dei nostri prodotti, che perseguiamo attraverso progetti e attività promossi tanto all’interno dell’azienda nei confronti dei Camparisti, quanto all’esterno verso i nostri consumatori, clienti e bartender con i quali collaboriamo.