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Corrêa do Lago

USA fuori dall’Accordo di Parigi sul clima: impatto enorme secondo il capo della COP30 brasiliano

L’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima, annunciata la settimana scorsa dal presidente Donald Trump, avrà un impatto significativo sugli sforzi globali per contenere il riscaldamento globale, secondo André Corrêa do Lago, il veterano diplomatico scelto dal Brasile per guidare la COP30, il summit sul clima delle Nazioni unite che si terrà a novembre nella città amazzonica di Belém. È quanto riporta il Financial Times aggiungendo che il Presidente della trentesima Conferenza delle Parti ha anche dichiarato che questa mossa complicherà ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo, come il contenimento dell’aumento delle temperature a 1,5°C.

Il leader ha anche aggiunto che questa scelta darà a Paesi come Cina, India e Brasile un nuovo ruolo da leadership: “I paesi del sud globale hanno fatto enormi progressi per affrontare il cambiamento climatico, con la Cina che quest’anno venderà più auto elettriche rispetto a quelle a combustione interna,” si legge sul FT.

E all’Argentina che potrebbe seguire l’esempio degli Stati Uniti sotto la guida del presidente Javier Milei, il diplomatico ricorda che è una scelta che mette a rischio la sua partecipazione al recente accordo commerciale UE-Mercosur, che richiede l’adesione all’Accordo di Parigi.

Infine, Corrêa do Lago ha sottolineato l’urgenza di affrontare il divario di finanziamenti per il clima (mille miliardi di dollari), essenziale per l’attuazione delle misure necessarie a contrastare il cambiamento climatico. Il presidente della COP30 ha suggerito in tal senso un ripensamento radicale su come stimolare gli investimenti in sostenibilità per favorire investimenti verdi attraverso banche multilaterali e strategie di “crescita verde”.