Nature Risk Profile

S&P lancia un nuovo set di dati per monitorare i rischi legati a natura e biodiversità

Sustainable1, l’azienda di S&P Global che si occupa di ESG e sostenibilità, ha annunciato il lancio di un nuovo set di dati sui rischi legati alla natura e alla biodiversità, che consente ad aziende e investitori di valutare, gestire e affrontare i rischi e gli impatti connessi alla natura.

Il nuovo set di dati arriva in un momento in cui le aziende e le istituzioni finanziarie si concentrano sempre di più sui rischi legati alla natura e alla biodiversità e mentre gli sforzi globali per affrontare i problemi legati alla natura cominciano ad accelerare. Nel dicembre 2022, ad esempio, i governi mondiali hanno adottato il Quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità COP15, concordando una serie di obiettivi volti a porre fine alla perdita di biodiversità, a proteggere gli ecosistemi naturali e a incrementare i finanziamenti legati alla biodiversità.

Le aziende stanno anche affrontando una crescente pressione per valutare e riferire sulle questioni legate alla natura e alla biodiversità, con l’emergere di nuovi sistemi di divulgazione come la Taskforce on Nature-related Financial Disclosures (TNFD), attualmente in fase di sviluppo. A dicembre, l’International Sustainability Standards Board (ISSB) della IFRS Foundation ha annunciato l’intenzione di aggiungere al Climate-related Disclosure Standard i requisiti di trasparenza per le aziende sugli impatti e i rischi legati agli ecosistemi naturali, con particolare attenzione al lavoro della TNFD.

Nature & Biodiversity Risk applica la metodologia Nature Risk Profile, lanciata a gennaio da S&P Global Sustainable1 e dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP). Copre oltre 17.000 aziende e più di 1,6 milioni di attività, utilizzando metriche di rischio legate alla natura come l’Impronta ecosistemica (che misura l’area del terreno, il degrado dell’ecosistema e l’importanza dell’ecosistema) per fornire una comprensione più approfondita dell’impatto e della dipendenza di un’azienda dalla natura.

“Dal lancio della Taskforce on Nature Related Financial Disclosures (TNFD) nel 2021 ai significativi impegni presi alla COP15, c’è una crescente richiesta da parte di aziende e investitori di poter quantificare sia la loro dipendenza dalla natura che l’impatto delle loro operazioni su ecosistemi specifici del luogo”, ha dichiarato Thomas Yagel, Chief Operating and Product Officer di S&P Global Sustainable1.

Insieme al lancio della nuova soluzione, Sustainable1 ha analizzato l’S&P 1200 utilizzando il nuovo set di dati, indicando che l’85% delle aziende mostra una significativa dipendenza dalla natura, utilizzando circa 22 milioni di ettari di terreno per le operazioni dirette nel 2021. Inoltre, il 46% di queste aziende ha almeno un asset situato in un’area chiave per la biodiversità, il che le espone a futuri rischi normativi e danni alla reputazione.

“La nostra ricerca mostra che l’85% delle maggiori aziende mondiali ha una significativa dipendenza dalla natura, indicando l’importanza critica di una maggiore trasparenza per gli operatori di mercato sui rischi e le opportunità legati alla natura. Questo nuovo set di dati segnala una maturazione della conversazione sulla natura e fornisce metriche chiare che quantificano la dipendenza dalla natura e l’impatto di oltre 1,6 milioni di asset reali globali”, ha concluso Steve Bullock, Managing Director, Global Head of ESG Innovation and Solutions di S&P Global Sustainable1.