L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha pubblicato nei giorni scorsi un documento sui rischi legati alla natura, come la perdita di biodiversità e i danni agli ecosistemi, e sulla loro rilevanza per il settore assicurativo.
Si tratta di un primo passo dell’EIOPA nella definizione di strumenti utili per le imprese assicurative per valutare i rischi legati alla natura e al clima, che nasce dalla necessità consapevolezza di un gap esistente nel settore assicurativo. A inizio febbraio 2023, infatti, l’autorità ha pubblicato un rapporto sull’inclusione da parte degli assicuratori delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici nelle loro pratiche di sottoscrizione dei rami danni in cui si evidenziava che solo il 23% delle perdite totali causate da eventi climatici e metereologici estremi in Europa è assicurato.
Negli ultimi anni questa problematica è emersa chiaramente e la protezione della biodiversità e degli ecosistemi naturali è emersa come un aspetto importante nella lotta ai cambiamenti climatici. L’incapacità di considerare, mitigare e adattarsi alle conseguenze della perdita di natura può avere implicazioni economiche che possono mettere a rischio la stabilità finanziaria complessiva.
Per queste ragioni, l’EIOPA ritiene importante comprendere meglio come i rischi legati alla natura possano influenzare gli assicuratori ed esaminare i modi in cui il settore assicurativo può contribuire in modo significativo alla conservazione e al ripristino della natura attraverso gli investimenti e l’attività di sottoscrizione.
Il documento descrive come i rischi legati alla natura possano tradursi in rischi per le attività e le passività degli assicuratori. Inoltre, fornisce un quadro di riferimento per identificare le aree chiave dell’attività di vigilanza e regolamentazione che richiedono attenzione nell’affrontare i rischi legati alla natura e il loro impatto sul settore assicurativo.
Quadro di riferimento per identificare i rischi legati alla natura
Il documento dell’EIOPA fornisce un quadro di riferimento per identificare le aree chiave che devono essere affrontate nel trattamento dei rischi e degli impatti legati alla natura nel settore assicurativo. In particolare, l’EIOPA identifica come i rischi legati alla natura possano tradursi in rischi per le attività e le passività degli assicuratori, come gli assicuratori possano avere un impatto su questi ultimi e i tipi di approcci per la valutazione dei rischi e degli impatti.
Secondo l’EIOPA, l’impatto del settore assicurativo sulla natura è limitato e, inoltre, rispetto ad altri settori consuma poche risorse naturali. Tuttavia, gli assicuratori sono esposti a rischi indiretti legati alla natura attraverso i loro investimenti e le loro passività. Per esempio, investendo in società che non sono adattate alla transizione verso un ambiente a basso impatto (positivo o neutrale per la natura) o che sono (sempre più) a rischio per la riduzione della biodiversità e dei servizi ecosistemici.
Rispetto al settore assicurativo, l’autorità individua due tipi di rischi legati alla natura rilevanti: il rischio di transizione legato alla natura e il rischio fisico legato alla natura.
Per quanto riguarda il rischio di transizione legato alla natura, l’EIOPA sottolinea che esso, oltre a danneggiare i portafogli di investimento delle società di assicurazione, aumenta i rischi di valutazione errata e di sottoscrizione, ovvero aumenta la probabilità che si verifichino dei sinistri.
Relativamente al rischio fisico legato alla natura, l’autorità evidenzia che i danni alla natura e le variazioni delle scorte e dei flussi naturali possono comportare un aumento delle perdite negli investimenti o nelle passività, causando anche un rischio di mercato o di sottoscrizione. Quando i beni o le attività assicurate subiscono danni legati alla natura, gli assicuratori possono trovarsi di fronte a un aumento del numero e dell’importo delle richieste di risarcimento.
Inoltre, come si evidenzia nel documento, l’aumento dei rischi fisici e di transizione legati alla natura può ridurre la disponibilità di beni assicurabili e investibili, con ripercussioni sulle opportunità commerciali in generale. A ciò si aggiunge il fatto che, se i rischi legati alla natura sono sempre più sistemici e la diversificazione dei rischi diventa più difficile, le soluzioni assicurative per la copertura delle perdite causate dai rischi fisici o di transizione legati alla natura possono diventare più costose, causando un aumento dei premi assicurativi e rendendo l’assicurazione meno accessibile per le imprese e i consumatori.
Secondo l’EIOPA è fondamentale quindi che le compagnie di assicurazione tengano in considerazione questi rischi per arginare gli impatti economici e sociali negativi che essi possono avere sulle attività delle assicurazioni stesse e su quelle degli stakeholder.