Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) e S&P Global Sustainable 1 hanno annunciato il lancio del Nature Risk Profile, una nuova metodologia per analizzare l’impatto e la dipendenza delle aziende dalla natura.
Il Nature Risk Profile mira a consentire al settore finanziario di misurare e affrontare i rischi legati alla natura, fornendo analisi scientificamente solide e attuabili sugli impatti e le dipendenze dalla natura.
Poiché metà del PIL mondiale dipende dalla natura, la perdita di biodiversità è una preoccupazione crescente per i leader aziendali globali. Secondo il Global Risk Report 2023 del World Economic Forum, la perdita di biodiversità è il quarto rischio globale più grave nei prossimi dieci anni, dopo il fallimento dell’azione climatica, l’adattamento ai cambiamenti climatici e le condizioni meteorologiche estreme. Gli operatori di mercato hanno quindi bisogno di un approccio quantitativo e credibile per misurare l’impatto sulla biodiversità e le dipendenze delle loro operazioni e dei loro portafogli, mitigare i rischi e promuovere risultati positivi per la natura per costruire la resilienza.
La nuova metodologia delinea metriche e dati che consentono alle aziende e agli investitori di identificare e quantificare l’esposizione alla natura. La metodologia copre diverse aree chiave, tra cui i rischi derivanti dall’impatto delle aziende sulla biodiversità, i rischi derivanti dalla dipendenza delle aziende dalla biodiversità e i rischi potenziali derivanti dalla vicinanza ad aree biodiverse.
Il lancio della metodologia Nature Risk Profile segue la scia dell’adozione del Global Biodiversity Framework di Kunming-Montreal, avvenuta alla COP15 nel dicembre 2022. Il Quadro globale sulla biodiversità prevede che i governi adottino misure legali, amministrative o politiche per incoraggiare e consentire alle imprese di monitorare, valutare e divulgare in modo trasparente i loro rischi, le dipendenze e gli impatti sulla biodiversità. I governi hanno inoltre concordato che questi requisiti si applichino a tutte le grandi imprese e alle istituzioni finanziarie transnazionali, nonché alle loro operazioni, catene di approvvigionamento e di valore e portafogli.
L’impatto potenziale della metodologia del Profilo di rischio della natura è significativo e trasforma i parametri del processo decisionale finanziario. Sviluppata da esperti provenienti dalle comunità della conservazione, dell’economia e della finanza, è in linea con l’approccio emergente della Taskforce on Nature-related Financial Disclosures (TNFD) e sosterrà l’implementazione del quadro di divulgazione della TNFD.
La metodologia consente agli utenti di combinare le informazioni a livello aziendale con i migliori dati relativi alla natura per calcolare le metriche di rischio vitali. Si basa sull’utilizzo di potenti strumenti di misurazione dell’impatto e della dipendenza basati su dati scientifici, tra cui il database Exploring Natural Capital Opportunities, Risks and Exposure e l’indice Ecosystem Integrity Index in via di sviluppo.
S&P Global Sustainable1 ha inoltre lanciato una nuova comunità di conoscenze che invita gestori di investimenti, assicuratori, aziende, organizzazioni non profit e altri soggetti a collaborare per sviluppare ulteriormente la metodologia e accelerare lo spostamento del capitale verso risultati positivi per la natura. Questo programma pilota sosterrà l’implementazione pratica del processo del quadro TNFD utilizzando i dati geospaziali sulla biodiversità curati dal World Conservation Monitoring Centre del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP-WCMC) e dai suoi partner, combinati con le informazioni approfondite di S&P Global sulle attività commerciali locali.
“In un contesto di impegni netti zero da parte di investitori e aziende, è essenziale che il netto zero per il clima sia netto positivo per la natura, in linea con l’importante lavoro del TNFD. Lo sviluppo di questa nuova metodologia sarà fondamentale per migliorare la comprensione, l’analisi e l’azione sui rischi legati alla natura per le aziende e gli investitori. È significativo che la metodologia sarà anche di libero accesso, sviluppata e perfezionata dagli stakeholder, per favorire la trasparenza e l’adozione”, ha commentato Richard Mattison, presidente di S&P Global Sustainable1.