Non solo per il clima, arrivano i primi obiettivi science-based anche su natura e biodiversità per aiutare le aziende a valutare l’efficacia dei propri target riguardanti gli impatti ambientali. Prendendo infatti ispirazione dagli obiettivi scientifici per il clima, che oltre 2.600 aziende hanno già predisposto attraverso l’iniziativa Science Based Targets (SBTi), lo Science Based Targets Network (SBTN) ha pubblicato i primi target al mondo basati sulla scienza per acqua dolce, terra, oceano e biodiversità. Tali obiettivi potranno essere integrati con i precedenti sul clima per agire con una visione olistica sull’impatto delle attività aziendali.
Questa iniziativa si inserisce nel solco del quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal, l’equivalente per la natura dell’Accordo di Parigi sul clima, finalizzato alla conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP15) lo scorso dicembre.
Tali obiettivi, si legge in una nota, aiuteranno le aziende a migliorare la resilienza delle loro strategie commerciali e mitigheranno i possibili rischi, riducendo i propri impatti negativi sulla biodiversità e contribuendo alla conservazione e al ripristino degli ecosistemi naturali. I target sono stati pensati in collaborazione con l’Earth Commission, un network globale di scienziati esperti in settori legati allo sviluppo sostenibile.
Per raggiungere un equilibrio tra rigore scientifico e fattibilità, oltre 200 organizzazioni hanno già contribuito a testare i metodi, gli strumenti e le linee guida iniziali dell’SBTN. È ora in corso il progetto pilota, per il quale è stato selezionato un gruppo di diciassette aziende internazionali per fissare i loro primi obiettivi scientifici per la natura nel corso dell’anno. Queste società includono AB InBev, Alpro (Danone), Bel, Carrefour, Corbion, GSK, H&M, Hindustan Zinc, Holcim, Kering, L’OCCITANE, LVMH, Nestlé, Neste, Suntory Holdings, Tesco e UPM.
Il progetto pilota fa parte di un piano pluriennale per fornire alle aziende di tutte le dimensioni e di tutti i settori obiettivi ambientali completi e science-based. In seguito alla prima fase di definizione dei target, l’SBTN fornirà anche una guida alle aziende sull’attuazione degli obiettivi e sul monitoraggio dei progressi. La prima convalida dei target per le aziende che non rientrano nel progetto pilota dovrebbe iniziare all’inizio del 2024.
“L’inserimento di obiettivi scientifici per la natura nelle strategie aziendali sarà fondamentale non solo per contribuire a garantire un mondo sano, ma anche per favorire la resilienza a lungo termine delle imprese”, ha dichiarato Erin Billman, direttrice esecutiva dello Science Based Targets Network.