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Digitalizzazione e inquinamento

Inwit e Legambiente: al via il progetto di monitoraggio ambientale

Parte la sfida del nuovo progetto di Inwit, primo tower operator italiano, e di Legambiente che si pone come obiettivo di avviare, per la prima volta in Italia, un monitoraggio ambientale e della biodiversità in alcune aree territoriali tramite l’utilizzo delle infrastrutture digitali del gruppo. A essere coinvolti sono sei comuni montani dell’Appennino centrale, Pescasseroli (AQ), Picinisco (FR), Caramanico Terme (PE), Roccaraso (AQ), Cappadocia (AQ), Pettorano sul Gizio (AQ), due parchi nazionali (Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise e Parco Nazionale della Maiella) e due riserve naturali (Riserva Naturale Zompo lo Schioppo e Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio).

Grazie alla partnership, su alcune torri di Inwit vengono installati device IoT, configurati e collegati ai gateway per la raccolta dati al fine di consentire il monitoraggio di alcuni parametri ambientali, relativi alla qualità dell’aria, a tutela della biodiversità, tra cui l’anidride carbonica, il biossido di azoto e le polveri sottili.

Avviata a febbraio 2023, la collaborazione tra Legambiente e Inwit, è finalizzata a far conoscere, grazie alla capillarità delle infrastrutture digitali del gruppo, l’approccio sostenibile delle tecnologie avanzate come i sensori IoT e i gateway, che permettono di includere, in un unico dispositivo, molteplici informazioni con notevoli risparmi nell’installazione, manutenzione e gestione delle attrezzature. Inwit condividerà i dati e i parametri ambientali registrati in un anno alle aree protette nazionali e regionali coinvolte nel progetto, supportate dall’ARTA Abruzzo, Agenzia Regionale per la tutela dell’ambiente, con l’obiettivo di misurare tendenze e variazioni e valutare in questo modo gli effetti che questi parametri possono avere sulla conservazione della biodiversità nelle aree interessate, sempre più influenzata dal cambiamento climatico.

“Con questo progetto che ci vede lavorare al fianco di Inwit” ha commentato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, “vogliamo avviare un monitoraggio sperimentale nelle aree protette per valutare scientificamente la qualità dell’aria. Un monitoraggio che ci permetterà di fare il punto della situazione, scattare una fotografia puntuale dell’inquinamento atmosferico che ci permetterà anche di capire che tipo di impatti possa avere sulla biodiversità e quali azioni sarà necessario mettere in campo per tutelare maggiormente aree protette e biodiversità, raggiungendo gli obiettivi stabiliti dalla Strategia dell’UE per il 2030. Raggiungere questo obiettivo significa dare anche una risposta concreta rispetto a quanto chiede la Nature Restoration Law, approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 12 luglio”. 

Il progetto è stato presentato a Pescara, nella sede Regione Abruzzo, nel corso dell’incontro moderato da Silvia Tauro, Legambiente Abruzzo e che ha visto la partecipazione di Lorenzo Sospiri, Presidente del Consiglio regionale Abruzzo, Stefano Ciafani, Presidente Legambiente, Michelangelo Suigo, Direttore External Relations, Communication & Sustainability di Inwit, Sabrina Bocchino, Consigliere regione Abruzzo e segretario dell’ufficio di presidenza, Sara Marcozzi, consigliere regionale Abruzzo, Carlo Tereo de Landerset, Dirigente dipartimento sviluppo economico e turismo regione Abruzzo, Luciano Sammarone, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Rita Rufo, Direttrice della Riserva Regionale Zompo Lo Schioppo, Antonio Carrara, Sindaco di Pettorano sul Gizio (AQ) e Massimo Giusti, Direttore tecnico ARTA Abruzzo.

“Digitalizzazione e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia, e le nostre infrastrutture sono anche al servizio dell’ambiente, generando un contributo tangibile nel contrasto dell’inquinamento e nella tutela di ecosistemi e biodiversità.” ha dichiarato Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Inwit.