Solidi obiettivi di decarbonizzazione e una costante attenzione all’innovazione e sostenibilità del prodotto, che significa sicurezza degli pneumatici e materie prime riciclate o eco-sostenibili. Sono questi i driver della strategia in ambito ESG di Pirelli che ha l’obiettivo di raggiungere la “carbon neutrality” entro il 2030, mentre lo scorso anno ha raggiunto, in anticipo di 4 anni, il target “Science Based” nello scenario “well below 2 degrees” grazie all’introduzione massiccia di energia elettrica rinnovabile, accompagnata da misure di innovazione ed efficienza energetica.
“Il processo di decarbonizzazione coinvolge non solo le operations ma anche la catena di fornitura e sviluppo di prodotti sempre più efficienti e performanti. Tuttavia” spiega Eleonora Giada Pessina, Group Sustainability & Diversity Officer Pirelli, a ESGnews in questa intervista a margine della Sustainability Week di Borsa Italiana, “per il nostro gruppo sono molto importanti anche la tutela dei diritti umani e l’attenzione alla biodiversità lungo tutta la catena del valore”.
Quali sono i temi più rilevanti per la vostra azienda nell’ambito della sostenibilità? Sono in linea con le richieste che avanzano i vostri investitori a questo riguardo?
I temi sono molteplici. Dal processo di decarbonizzazione, che coinvolge non solo le operations di Pirelli ma anche la catena di fornitura, allo sviluppo di prodotti sempre più efficienti e performanti capaci di coniugare benefici ambientali e sicurezza su strada, fino alla tutela dei diritti umani e all’attenzione alla biodiversità lungo tutta la catena del valore. Sono tutte tematiche chiave per il nostro sviluppo sostenibile e che sono tali anche perché rispondono alle aspettative dei diversi stakeholder con i quali manteniamo un costante dialogo: investitori, fornitori, dipendenti, costruttori auto, clienti finali, ONG e istituzioni.
Quali sono i vostri principali obiettivi in ambito ESG?
Sotto il profilo ambientale, l’obiettivo di Pirelli è quello di raggiungere la ‘carbon neutrality’ nel 2030, sia per energia elettrica che termica. Si tratta di un percorso in continua evoluzione che vede diversi target paralleli e intermedi. Tra questi, quelli recentemente validati da “Science Based Targets initiative”, finalizzati ad azioni coerenti con il mantenimento del riscaldamento climatico “entro gli 1,5°C”. In particolare, attraverso la riduzione del 42% delle emissioni assolute di gas serra (Scopi 1 e 2) entro il 2025 rispetto al 2015 e la riduzione del 9% di quelle da materie prime acquistate entro il 2025 rispetto al 2018 (Scopo 3).
A livello di materie prime, Pirelli mira al continuo incremento di materiali rinnovabili e riciclati nei propri pneumatici (oltre il 40% entro il 2025 e oltre il 60% entro il 2030) con una contestuale riduzione di materiali di origine fossile.
Al tema di primaria importanza di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, si affiancano obiettivi connessi alla Diversità e Inclusione in tutte le fasi della vita lavorativa, come l’incremento della presenza femminile in azienda, in particolare nelle aree STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).
Quali sono i principali risultati ottenuti?
Sul fronte del prodotto, Pirelli sta incrementando costantemente l’immissione sul mercato di pneumatici con parametri in linea con le più alte classi (A o B) del labelling europeo per resistenza al rotolamento e tenuta sul bagnato, elementi che connotano i massimi livelli di efficienza ambientale e la sicurezza del prodotto. Inoltre, sono in costante crescita i ricavi da pneumatici Eco & Safety Performance (prodotti car che rientrano, appunto, nella classi più alte di resistenza al rotolamento e tenuta sul bagnato) che nel 2021 sono stati pari al 63% del totale delle vendite di pneumatici car, in crescita del 5% rispetto al 2020.
Nel 2021 Pirelli ha inoltre presentato il primo pneumatico al mondo con gomma naturale e rayon certificati Forest Stewardship Council, dove la tensione all’innovazione si integra con il nostro obiettivo di sviluppo sostenibile della gomma naturale. Sempre nel 2021, infine, Pirelli ha raggiunto in anticipo di 4 anni il target “Science Based” nello scenario “well below 2 degrees” che si era prefissata di raggiungere entro il 2025 grazie all’introduzione massiccia di energia elettrica rinnovabile, accompagnata da misure di innovazione ed efficienza energetica.
A che punto siete nel percorso di decarbonizzazione e come pensate che la crisi energetica influirà sulla sua evoluzione?
Siamo “committed” al Net Zero di “Science Based target” e impegnati da diversi anni nel percorso verso la “carbon neutrality” il cui raggiungimento entro il 2030 è per noi un obiettivo solido, nonostante la crisi energetica e il contesto geopolitico rendano il percorso particolarmente impegnativo. La resilienza dell’azienda e la sua innovazione tecnologica, che nasce nei centri di Ricerca & Sviluppo, le consentiranno di proseguire lungo un cammino che nel 2021 ha visto Pirelli avere in Europa il 100% di energia elettrica acquistata rinnovabile certificata. Un obiettivo che sarà raggiunto a livello globale entro il 2025.