Arte e sostenibilità

Alla Biennale di Venezia la prima opera d’arte carbon neutral

Carbonsink, società di consulenza specializzata nello sviluppo di strategie di mitigazione e gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici, ha annunciato di aver contribuito a rendere Carbon Neutral per la prima volta un’installazione d’arte. Si stratta di “Diplomazija astuta”, in mostra alla 59° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, in programma dal 23 aprile al 27 novembre 2022. 

Diplomazija astuta, presentata al Padiglione di Malta della Biennale, è un’opera di Arcangelo Sassolino che reinterpreta “La decollazione di San Giovanni Battista” (1608) di Caravaggio immaginandola come un’installazione scultorea che sovrappone la narrazione biblica al presente. 

È la prima volta che un’opera d’arte applica una norma volontaria internazionale (ISO 14067) e che certifica le emissioni di CO2 equivalente prodotte durante la sua costruzione e il suo allestimento, tramite la verifica di un ente terzo, compensando poi queste emissioni con la realizzazione di un progetto di protezione forestale. 

L’artista ha lavorato con la sua squadra per ridurre quanto più possibile l’impatto della sua opera sul clima: così, dopo aver calcolato le emissioni residue di Diplomazija Astuta, certificate con verifica indipendente da parte di un ente accreditato per la certificazione, tali emissioni sono state compensate con il supporto di Carbonsink.

I crediti utilizzati dalla società di consulenza per bilanciare le 81 tonnellate residue di CO2 sono generati dal progetto Ntakata Mountains REDD, avviato nel maggio 2017 nel distretto di Tanganica (Tanzania occidentale) con l’obiettivo di coinvolgere e supportare le comunità̀ locali nella protezione delle riserve forestali dei loro villaggi.

Il progetto, concentrandosi sulla creazione di opportunità di sviluppo e sui diritti di gestione delle terre delle comunità locali, unisce la lotta ai cambiamenti climatici all’impegno per contrastare le diseguaglianze e le ingiustizie sociali

Ntakata Mountains, inoltre, contribuisce al raggiungimento di 11 su 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs). Oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti da deforestazione, infatti, il progetto supporta la conservazione dell’ecosistema locale, tutelando la biodiversità e gli habitat della fauna selvatica.

La collaborazione tra Carbonsink e il team di artisti è stata resa possibile dalla figura di Susanna Sieffconsulente esperta di sostenibilità per grandi eventi e aziende nazionali ed internazionali, che ha identificato una serie di azioni che hanno permesso di ridurre preventivamente le emissioni di gas climalteranti. Queste pratiche includono, tra le altre, l’utilizzo durante i sette mesi della Biennale di Venezia di energia proveniente da fonti rinnovabili e il recupero totale dell’acciaio, che verrà fuso e poi totalmente riciclato in un circuito produttivo di prossimità.