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Sustainable Finance Disclosure Regulation

SFDR, da Francia e Germania osservazioni comuni sulla revisione

Maggiore trasparenza, accesso a strumenti ESG più solidi e allineamento ai requisiti della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). È il cuore delle osservazioni e raccomandazioni comuni giunte da Francia e Germania – rivolte alla Commissione europea – in merito alla revisione della SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation). L’Istituto per la Finanza Sostenibile (IFD – Institut de la Finance Durable) e il Comitato Consultivo per la Finanza Sostenibile del Governo Federale Tedesco (SFB), nell’ambito di una partnership istituita nell’ottobre 2023, hanno infatti pubblicato il loro primo documento congiunto.

In generale, IFD e SFB accolgono con favore le deliberazioni della Commissione europea sulla revisione del regolamento SFDR di livello 1, che dovrebbe rientrare in una più ampia revisione dell’architettura e del contenuto dei testi normativi relativi alla finanza sostenibile. In questo contesto, secondo i due gruppi consultivi, la priorità dovrebbe essere quella di garantire una maggiore coerenza tra i testi, una migliore trasparenza dei dati provenienti dai settori economici e finanziari e l’accesso degli attori finanziari e dei risparmiatori a strumenti più solidi per allineare le loro decisioni di finanziamento alle preferenze di sostenibilità.

Inoltre, secondo IFD e SFB, in quanto regolamento cardine del quadro politico della finanza sostenibile, l’SFDR dovrebbe facilitare la necessaria trasparenza sui dati e sui processi in modo che siano coerenti con le altre richieste normative interconnesse, senza creare obblighi di rendicontazione doppi o aggiuntivi. IFD e SFB sottolineano in particolare l’importanza di allineare l’SFDR con i requisiti di rendicontazione della CSRD, chiedendo ad esempio che gli indicatori PAI siano allineati con i requisiti ESRS per evitare l’imposizione di obblighi aggiuntivi.

I due gruppi consultivi sostengono anche che l’SFDR sia adatto in linea di principio per confrontare i prodotti finanziari e le entità in base alle loro credenziali di sostenibilità. Tuttavia, l’attuale margine di interpretazione dei concetti e dei requisiti di informativa previsti dall’SFDR è ritenuto troppo ampio per consentire agli operatori dei mercati finanziari di attuare la normativa con semplicità. In questo contesto, è importante sottolineare la necessità di definizioni e spiegazioni più chiare e coerenti all’interno del regolamento. Ad esempio, mentre il concetto di “investimento sostenibile” dovrebbe essere chiarito, è essenziale integrare esplicitamente il concetto di “transizione” come elemento centrale nelle strategie di investimento attraverso definizioni e obiettivi chiari.

“SFD e IFD sono impegnati nelle iniziative legislative e normative volte a garantire una maggiore trasparenza e a raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo. Alla luce di ciò, continueranno a collaborare allo sviluppo di normative efficaci e rimarranno aperti a mantenere un dialogo costruttivo con i legislatori, le autorità di vigilanza, gli operatori di mercato e le altre parti interessate”, si legge nella nota congiunta.

“Il regolamento SFDR deve essere uno strumento fondamentale per orientare i flussi finanziari verso la transizione ecologica. Migliorando la trasparenza e la responsabilità, può mettere gli operatori dei mercati finanziari in condizione di sostenere attività sostenibili. È essenziale rivedere questo regolamento durante il prossimo mandato europeo per renderlo più efficace, come raccomandato da IFD e SFB”, ha commentato Yves Perrier, presidente dell’IFD.