La Danimarca, uno dei Paesi più avanti nell’applicazione degli SDGs, ha frenato a sorpresa sull’applicazione della normativa europea sulla sostenibilità a partire dalla CSRD. Secondo le indiscrezioni del sito di finanza finlandese Finans, che ha avuto accesso a un documento inedito, la posizione della Danimarca sul prossimo pacchetto omnibus è decisamente per un annacquamento della normativa proposta. Ecco in sintesi i principali punti:
- Posticipare l’applicazione della CSRD per le grandi aziende dal 2025 al 2027.
- Ridurre i requisiti di rendicontazione del 50-75%.
- Allineare l’ambito di applicazione della CSRD e della CSDDD (cioè soglia di 1.000 dipendenti).
- Posticipare di un anno l’obbligo di audit della CSRD per dare più tempo alle aziende per prepararsi.
- Eliminare gli standard settoriali obbligatori (se esistono, dovrebbero essere volontari).
Sulla CSDDD, in particolare, la Danimarca si dichiara aperta a una semplificazione come escludere le istituzioni finanziarie, pur dichiarando di voler rimanere fedele agli obiettivi originali della direttiva.