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Regolamentazione UE

La Commissione adotta chiarimenti in merito ai fondi articolo 8 e 9 SFDR

La Direzione generale della Stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell’Unione dei mercati dei capitali, che fa capo alla Commissione UE, ha cercato di chiarire come i prodotti di investimento possano essere venduti come “sostenibili” agli investitori, in un momento in cui i gestori patrimoniali hanno declassato molti dei loro fondi a causa dell’incertezza sulle regole.

Pochi giorni dopo il lancio di una consultazione sull’SFDR da parte delle ESA, il commissario per i servizi finanziari Mairead McGuinness ha pubblicato alcuni emendamenti alle linee guida della Commissione europea su come interpretare il regolamento SFDR, uno dei pilastri alla base degli sforzi dell’UE per raggiungere un’economia a zero emissioni.

“L’applicazione dei requisiti dell’SFDR rappresenta una sfida per l’industria e le autorità di regolamentazione e queste domande e risposte mirano a offrire una guida per facilitare la corretta attuazione delle norme. Parallelamente, continueremo la nostra valutazione completa dell’SFDR, con l’obiettivo di garantire la certezza del diritto, una maggiore usabilità e la riduzione del greenwashing. Una consultazione pubblica è prevista per l’autunno“, ha dichiarato McGuinness in un comunicato.

Secondo i dati di Morningstar, i gestori patrimoniali hanno declassato i fondi che detengono un totale di 175 miliardi di euro di attività dalla classificazione di sostenibilità più alta dell’SFDR, nota come articolo 9, all’etichetta più ampia e meno esigente dell’articolo 8, che richiede che la sostenibilità sia solo uno dei fattori che informano le decisioni di investimento.

La questione più problematica è che secondo molti non esiste una definizione chiara di ciò che costituisce un investimento sostenibile. La confusione teorica si traduce in classificazioni inopportune, come quelle, ad esempio, di alcuni fondi articolo 9 che avevano investito in attività come il carbone termico, che contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico.

I declassamenti arrivano in un momento in cui le autorità di regolamentazione stanno diventando più esplicite nella loro lotta contro il cosiddetto greenwashing o le dichiarazioni “gonfiate” sull’ambiente. Gli emendamenti di McGuinness ribadiscono che i fondi ex articolo 9 devono avere come obiettivo l’investimento sostenibile, ma aggiungono che l’SFDR “non prescrive un’unica metodologia per contabilizzare gli investimenti sostenibili”.

Secondo quanto dichiarato da McGuiness, i gestori patrimoniali possono includere investimenti per alcuni scopi specifici, come la copertura o la liquidità, in un fondo articolo 9, ma solo se sono in linea con l’obiettivo di investimento sostenibile. Inoltre, qualsiasi mix di attività in un fondo articolo 9, che spesso viene venduto a un prezzo maggiorato, deve essere in linea con l’obiettivo di investimento sostenibile per rispettare l’obiettivo generale delle norme di non arrecare danni significativi all’ambiente (Do Not Significant Harm, DNSH).