É necessario introdurre requisiti patrimoniali aggiuntivi per le attività legate ai combustibili fossili detenute dalle assicurazioni europee. È quanto dichiara la European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA), l’autorità di vigilanza europea per assicurazioni e pensioni, nel rapporto pubblicato il 7 novembre rivolto alla Commissione Europea (che puoi scaricare qui). In particolare, per le azioni, EIOPA propone un aumento dei requisiti patrimoniali fino al 17% oltre l’attuale carico di capitale, mentre per le obbligazioni suggerisce un carico di capitale aggiuntivo fino al 40%, preferendolo ad alternative come la revisione dei rating. L’obiettivo è mitigare i rischi di transizione legati a questi asset, che potrebbero subire forti svalutazioni a causa della transizione verso un’economia decarbonizzata.
Il rapporto risponde a un mandato della Commissione, che ha chiesto a EIOPA di valutare se sia giustificato trattare in modo prudenziale esposizioni connesse ad attività con obiettivi ambientali o sociali rilevanti. Il rapporto esamina tre aree di rischio: il rischio di mercato associato alla transizione climatica, l’impatto delle misure preventive legate ai rischi climatici sulle assicurazioni non-vita, e i rischi sociali. I risultati sono frutto di un’analisi dei rischi, di dati concreti e dei feedback ricevuti attraverso una consultazione pubblica.
Indice
Rischio di mercato per azioni e obbligazioni esposte alla transizione
Dall’analisi retrospettiva e prospettica di EIOPA sui rischi di azioni e obbligazioni emerge che gli asset legati ai combustibili fossili sono più vulnerabili ai rischi di transizione rispetto a quelli di altri settori economici. Per garantire che le assicurazioni europee dispongano di capitale sufficiente per coprire le perdite potenziali derivanti da investimenti ad alto rischio di transizione, EIOPA raccomanda oneri patrimoniali aggiuntivi per tali asset.
In particolare, come anticipato, per le azioni, EIOPA propone un aumento dei requisiti patrimoniali fino al 17% oltre l’attuale carico di capitale, un incremento considerato moderato in base alle valutazioni di impatto. Mentre per le obbligazioni suggerisce un carico di capitale aggiuntivo fino al 40%, preferendolo ad alternative come la revisione dei rating. “Questo approccio rispecchia meglio l’elevato profilo di rischio di tali obbligazioni” si legge nel report.
Misure di adattamento nei rischi assicurativi non-vita
L’autorità ha analizzato inoltre se le misure di adattamento – quali, per esempio, porte anti-inondazione o vegetazione resistente al fuoco – adottate dai clienti possano ridurre i rischi di sottoscrizione per le assicurazioni non-vita. I risultati suggeriscono una riduzione potenziale, ma EIOPA propone di ripetere l’analisi in futuro, quando saranno disponibili dati di qualità superiore per confermare queste conclusioni.
EIOPA ritiene infine che anche i rischi sociali meritino attenzione dal punto di vista prudenziale, secondo il principio della doppia materialità. Il rapporto esplora come i rischi sociali possano influenzare i bilanci delle assicurazioni, e anticipa sviluppi futuri per orientare le assicurazioni nella valutazione della materialità dei rischi sociali nell’ambito della Own Risk and Solvency Assessment (ORSA), il processo interno condotto da un assicuratore o da un gruppo assicurativo per valutare l’adeguatezza della propria gestione del rischio e delle posizioni di solvibilità attuali e prospettiche in condizioni normali e in scenari di stress severo. Tuttavia, a causa della scarsità di dati e modelli di rischio, l’autorità di vigilanza europea non raccomanda ancora un trattamento prudenziale specifico per i rischi sociali.
Prossimi Passi di EIOPA
EIOPA ha presentato le sue raccomandazioni alla Commissione Europea, invitandola a esaminare attentamente le proposte nel contesto più ampio della regolamentazione sulla sostenibilità, includendo la coerenza a livello settoriale, gli impatti potenziali sugli sforzi di transizione e l’evoluzione dei quadri normativi. La Commissione valuterà se implementare i requisiti patrimoniali aggiuntivi per gli asset in combustibili fossili.