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Direttiva UE

Due diligence: ok anche dal Consiglio UE, entra in vigore la CSDDD

Dopo l’approvazione del Parlamento a fine aprile, anche il Consiglio UE ha adottato formalmente la direttiva sulla due diligence di sostenibilità delle imprese, la CSDDD, ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Gli Stati membri avranno poi due anni per implementare i regolamenti e le procedure amministrative per conformarsi alla normativa.

La CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive) introduce obblighi per le grandi imprese in merito agli impatti negativi delle loro attività sui diritti umani e sull’ambiente e stabilisce responsabilità legali per gli inadempienti. La normativa riguarda non solo le attività dirette delle imprese, ma anche quelle dei fornitori e dei partner commerciali lungo tutta la catena di produzione.

“Le grandi aziende devono assumersi le proprie responsabilità nella transizione verso un’economia più verde e una maggiore giustizia sociale” ha dichiarato Pierre-Yves Dermagne, vice primo ministro belga e ministro dell’Economia e del Lavoro, “La CSDDD ci darà la possibilità di sanzionare gli attori che violano i loro obblighi. È un passo concreto e significativo verso un mondo migliore in cui vivere per tutti”.

CSDDD: breve recap

La direttiva interesserà le imprese con più di 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 450 milioni di euro e richiede alle aziende di garantire il rispetto dei diritti umani e la protezione dell’ambiente lungo la supply chain, monitorando e ponendo rimedio agli eventuali rischi legati a tali temi.

Come anticipato, la CSDDD prevede un pieno risarcimento da parte delle aziende che violino gli obblighi previsti dalla direttiva e saranno ritenute legalmente responsabili dei danni che la mancata adozione delle misure appropriate per “prevenire, mitigare, far cessare o ridurre al minimo gli impatti negativi derivanti dalle proprie operazioni, da quelle delle loro filiali e da quelle dei loro partner commerciali nella loro catena di attività” ha camportato.

Inoltre, le aziende sono tenute ad adottare e mettere in atto un piano di transizione climatica in linea con l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico.

La direttiva si applicherà a seconda delle dimensioni delle imprese secondo tale tempistica:

  • Tre anni dall’entrata in vigore della direttiva per le imprese con più di 5.000 dipendenti e 1.500 milioni di euro di fatturato.
  • Quattro anni dall’entrata in vigore per le aziende con più di 3.000 dipendenti e 900 milioni di euro di fatturato.
  • Cinque anni dall’entrata in vigore della direttiva per le imprese con più di 1.000 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato.