UniCredit archivia il 2022 con un utile netto record pari a 5,4 miliardi di euro, esclusa la Russia. “Il miglior risultato in oltre un decennio” ha commentato Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit. Gli ottimi risultati sono stati accompagnati anche da progressi in materia di sostenibilità. In particolare, in linea con l’impegno nella Net Zero Alliance, il gruppo ha fissato gli obiettivi net zero per il 2030 per i tre settori a più alte emissioni all’interno del proprio portafoglio crediti. Inoltre, il gruppo ha continuato nel 2022 a sostenere la transizione dei propri clienti con finanziamenti per l’ambiente per un valore di 11,4 miliardi e social lending per un valore di 4,8 miliardi.
Il gruppo, esclusa la Russia, ha conseguito, nell’anno appena concluso, ricavi totali pari a 19,1 miliardi di euro, una crescita del 10% totali rispetto al 2021. Tale incremento è stato spinto dall’aumento significativo del margine di interesse (NII) nel corso dell’anno, che si è attestato a 9,9 miliardi (+116%), sostenuto dai maggiori tassi sui prestiti e dall’incremento dell’attività commerciale e superando la guidance per il 2022 di oltre 9,7 miliardi.
Il continuo slancio finanziario sostiene comunque l’aumento della distribuzione relativa al 2022 con la proposta di un dividendo di 1,91 miliardi di euro e riacquisto di azioni proprie di 3,34 miliardi.
I risultati ESG di UniCredit
Nel 2022 UniCredit ha registrato progressi anche in ambito sostenibilità, spingendo sia sul fronte ambientale, sia sociale, sia di governance.
Environmental
Durante l’anno ha concesso prestiti “green” per 11,4 miliardi di euro e nuovi prodotti d’investimento e obbligazioni sostenibili per 41,5 miliardi. Tre in totale sono state le emissioni di obbligazioni verdi lanciate nel 2022 dal gruppo di piazza Gae Aulenti: 0,5 miliardi di euro in Austria, 0,5 miliardi di euro in Germania, e un miliardo di euro in Italia. Nel quarto trimestre 2022, il gruppo ha ottenuto il punteggio ESG GRESB sul proprio portafoglio immobiliare corporate in Europa.
UniCredit, inoltre è stata la prima banca in Italia a sottoscrivere il Finance for Biodiversity Pledge ed è diventata membro dell’Ellen MacArthur Foundation International Charity Network a dimostrazione dell’impegno per una più rapida transizione verso un’economia circolare. Nel 2022 ha inoltre eliminato la plastica in tutti gli edifici del gruppo.
A supporto della transizione ha poi accelerato sul fronte della consulenza aziendale ESG e ha firmato i Sustainable Steel Principles, il quadro di riferimento per le banche per valutare e divulgare efficacemente l’allineamento climatico dei portafogli di finanziamento nel settore dell’acciaio.
Social
Nel 2022 i finanziamenti sociali, attraverso il microcredito, l’impact financing e i prestiti alle aree svantaggiate si sono attestati a 4,8 miliardi di euro, mentre sono stati pari a 36,5 milioni di euro i contributi sociali diretti.
Ha inoltre investito 100 milioni di euro per colmare il divario di genere per quanto riguarda la parità di retribuzione a parità di lavoro ed è stata la prima banca dell’UE ad ottenere la certificazione EDGE in Austria, Germania e Italia. Inoltre il 2022 ha visto anche l’istituzione della prima Settimana della Cultura e della Diversità a cui hanno partecipato oltre 14.000 dipendenti.
Per quanto riguarda la formazione, sono stati 239.000 i beneficiari di programmi di educazione finanziaria e la Fondazione di UniCredit ha istituito una nuova strategia per combattere l’abbandono scolastico e sponsorizzare la ricerca attraverso borse di studio. Il gruppo ha infine lanciato UniCredit per l’Italia per sostenere i clienti e le comunità in un contesto difficile e ha sostenuto i dipendenti in questo momento di inflazione.
Governance
Sul fronte della governance ha istituito una rappresentanza ESG nel Comitato Esecutivo del gruppo e ha introdotto KPI di sostenibilità nella retribuzione del CEO e del Top Management.
Ha inoltre delineato delle linee guida sui prodotti ESG come parte del framework di prevenzione del greenwashing.
