Trimestre da record per UniCredit che archivia i primi tre mesi del 2023 con ricavi netti pari a 5,8 miliardi, in aumento del 56,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Una crescita che si è sviluppata sulle leve principali in tutti i business, sostenuta da un margine di interesse (NII) di 3,3 miliardi di euro, commissioni per 2 miliardi, costi pari a 2,3 miliardi di euro e rettifiche su crediti (LLP) di 0,1 miliardi.
Risultati supportati dall’esecuzione accelerata del piano strategico UniCredit Unlocked che sta sostenendo una crescita della redditività costante e di elevata qualità, si legge in una nota del gruppo bancario. UniCredit ha registrato nel primo trimestre dell’anno un utile netto pari a 2,1 miliardi, RoTE al 20,4% e 3,4 miliardi di capitale generato organicamente.
Migliora quindi la guidance per il 2023 con l’utile netto a oltre 6,5 miliardi di euro e distribuzione maggiore o uguale a 5,75 miliardi di euro. Già nei primi tre mesi dell’anno prosegue l’impegno sociale del gruppo e il sostegno delle comunità, con investimenti maggiori per supportare giovani e istruzione in Europa.
“Per il nono trimestre consecutivo UniCredit ha conseguito risultati finanziari eccellenti, migliorando il livello di redditività e la distribuzione grazie alla capacità di sprigionare il valore intrinseco del gruppo”, ha dichiarato Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, “Stiamo compiendo progressi significativi nell’esecuzione del piano strategico e siamo nella seconda fase della nostra trasformazione industriale, stabilendo un nuovo punto di riferimento per il settore bancario. Stiamo rafforzando la rete commerciale e ottimizzando i nostri prodotti e servizi per offrire il meglio ai nostri clienti nel modo più efficiente”.
L’ad ha poi evidenziato come l’Europa abbia dimostrato in questi ultimi mesi turbolenti una buona tenuta rispetto agli shock esogeni e ai periodi di maggiore incertezza. “In UniCredit abbiamo previsto uno scenario macroeconomico difficile e ci siamo preparati rafforzando le linee di difesa e adottando azioni preventive al fine di salvaguardare la nostra performance futura”, ha proseguito Orcel “Pur rimanendo vigili, siamo anche fiduciosi di poter continuare a garantire, per il futuro prossimo, una crescita della redditività costante e di elevata qualità, con una base costi e costo del rischio strutturalmente ridotti”.
I risultati ESG di UniCredit nel primo trimestre
La strategia sociale di UniCredit, perfezionata nel corso del 2022, persegue cinque obiettivi strategici in favore di specifici beneficiari, fra gli altri quello di assicurare alle comunità un progresso sostenibile, focalizzandosi sui giovani e sull’istruzione. Allineata con queste ambizioni, la Fondazione UniCredit incentiva l’eguaglianza in ambito educativo, facendo leva sulla sua rete educativa, su partnership e sulla conoscenza delle aree geografiche in cui opera “al fine di contribuire alla realizzazione di un futuro migliore”, si legge in una nota. Nel 2023, Fondazione UniCredit garantirà un contributo complessivo di 20 milioni di euro, a sostegno di progetti volti a contrastare la dispersione scolastica, facilitare la transizione scuola-lavoro, promuovere l’accesso all’università. L’impegno rientra nelle finalità del gruppo di dare costante sostegno alle comunità affinché progrediscano, in linea con l’impegno ESG e il piano strategico della banca.
Nel primo trimestre UniCredit ha vinto il premio ESG Elite Award per il miglior rating Standard Ethics. La banca continua a supportare i suoi clienti verso una transizione equa e sostenibile, con volumi totali ESG per 61,7 miliardi di euro dal 2022, sulla strada verso il raggiungimento del target 2024 di 150 miliardi.