Banca Generali punta sempre più sugli investimenti sostenibili e sulle competenze ESG della rete con il numero dei Sustainable Advisor, consulenti specializzati nella conoscenza dei prodotti, strumenti e best practice del mondo ESG, che dagli attuali 80, negli obiettivi di BG, raddoppierà a fine anno e salirà a 200 nel 2025. Ad affermarlo è Enzo Ruini, Sales Manager Strategico per la Sostenibilità di Banca Generali Private. Il manager ha ricordato come la banca, cinque anni fa, sia stata tra le prime a credere in un modello d’offerta dedicato agli obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu sviluppando una piattaforma proprietaria insieme alla società MainStreet in grado di quantificare l’impatto reale che le scelte, e gli investimenti, possono avere concretamente nelle sfide ambientali e sociali del futuro. “La forte attenzione – arrivata non solo dalla clientela, ma in primis dai banker – al tema ha spinto la banca a provare a dare forma in maniera più composita anche alle modalità di interazione, formazione, e dialogo, decidendo di avviare un progetto vero e proprio creando un marchio, Sustainable Advisor, che rappresenta l’eccellenza e la professionalità in questo ambito. In generale contiamo 350 colleghi nella rete dotati di certificazione ESG, che hanno deciso di certificarsi in assoluta autonomia probabilmente perché sono cresciuti in un ambiente in cui la sensibilità e la cultura della sostenibilità sono elevate. E a fine 2025 crediamo diventeranno 500” continua Ruini.
Il team pilota dei Sustainable Advisor di Banca Generali Private è composto da un nucleo di oltre ottanta professionisti, che, negli obiettivi della banca, raddoppierà a fine anno e si stima salirà a 200 nel 2025. Rientrano in questa categoria sia consulenti senior sia consulenti più giovani legati dalla stessa mission e dalla medesima convinzione che una consulenza attenta ai temi della sostenibilità possa far convergere gli interessi del cliente con una crescita di valore. Si tratta di una categoria di consulenti specializzati nella conoscenza dei prodotti, strumenti e best practice del mondo della sostenibilità, creata di recente dalla banca private per sensibilizzare e accompagnare i clienti nelle loro scelte di investimento. Il team è stato selezionato sulla base della composizione dei portafogli, della redazione dei report di sostenibilità, della capacità di screening di fondi sostenibili e del grado di orientamento sui temi ESG. Appoggiandosi alla piattaforma proprietaria creata con MainStreet Partners i banker illustrano gli investimenti in grado di incontrare le ambizioni dei clienti in tema di sostenibilità indirizzandoli verso i prodotti che maggiormente intercettano le loro priorità ESG. Questa categoria di consulenti si differenzia dagli altri anche per una formazione specifica in tema di sostenibilità.
Il requisito per entrare a far parte della categoria è avere una spiccata sostenibilità per il tema, essere dotati di una certificazione EFPA ESG, avere un’elevata incidenza di prodotti ESG sulle masse e utilizzare i tool digitali messi a disposizione dalla banca, in grado di guidare il consulente nella migliore costruzione dei portafogli sostenibili anche attraverso simulazioni e funzionalità avanzate. Dunque tali banker hanno già una formazione di base che prosegue una volta entrati a far parte della categoria: la banca offre infatti un pacchetto di corsi ed eventi, sessioni di networking, convention lungo tutto l’arco dell’anno. Al termine del periodo è previsto L’Esg Advisory Day, una giornata interamente dedicata a sigillare i frutti del percorso.
La novità dei Sustainable Advisor è stata introdotta come conseguenza di un’attenzione concreta che la banca ha riscontrato da parte di una buona fascia di clientela verso la sostenibilità. Dunque è stata accolta positivamente dai clienti come capacità di intercettare un bisogno. E i riscontri sono concreti. Al 30 giugno la private bank ha registrato un risultato della componente investita in prodotti dedicati alla sostenibilità (Esg) pari al 43,1% delle soluzioni gestite complessive, in miglioramento di 5,5 punti percentuali rispetto a fine 2023. L’impegno quotidiano nell’offrire soluzioni green si traduce in un numero ben preciso: quasi 20 miliardi di euro di Aum Esg.
“La sostenibilità è un aspetto strategico per due motivi: nei prossimi 10 anni una buona parte della ricchezza finanziaria delle famiglie passerà di mano e bisogna essere pronti a dialogare con le nuove generazioni. Abbiamo bisogno inoltre di un ricambio generazionale nella rete e crediamo che la sostenibilità sia un tema che avvicina giovani”, prosegue Ruini, “Gestire il risparmio delle famiglie è una grandissima responsabilità e mi viene da dire che è di per sé un compito sostenibile. Il ruolo del consulente è molto importante perché rappresenta un trait d’union tra la transizione ecologica e il mondo del risparmio”, conclude il sales manager.