L’OIC (Organismo Italiano di Contabilità) ha pubblicato la traduzione in lingua italiana (disponibile qui) della bozza sui principi di rendicontazione di sostenibilità (ESRS) dell’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), per le PMI non quotate (VSME ED).
La bozza, sottoposta a consultazione fino al 21 maggio 2024 insieme a quella per le PMI quotate (ESRS LSME ED), consiste in uno standard volontario di rendicontazione sulla sostenibilità per le PMI non quotate (note con l’acronimo inglese VSME). La proposta dell’EFRAG è un semplice strumento di reporting per assistere le micro, piccole e medie imprese non quotate nel rispondere alle richieste di informazioni sulla sostenibilità che ricevono dalle controparti aziendali (ovvero banche, investitori o aziende più grandi società di cui sono fornitori PMI non quotate) in modo efficiente e proporzionato, nonché per facilitare la loro partecipazione alla transizione verso un’economia sostenibile. In base alle previsioni dell’EFRAG, l’Exposure Draft sulle PMI non quotate dovrebbe standardizzare le attuali molteplici richieste di dati ESG (che rappresentano un onere significativo per le PMI non quotate), riducendo il numero di richieste non coordinate che ricevono e supportandole di conseguenza nell’accesso a finanziamenti sostenibili.
Lo standard è suddiviso in un Modulo Base e in due moduli opzionali aggiuntivi, un Modulo Narrativa-Politiche, Azioni e Obiettivi (PAT) e un Modulo Business Partners. La traduzione dell’OIC ha rispettato la terminologia utilizzata nelle versioni ufficiali in lingua italiana della CSRD e del regolamento della Commissione UE che adotta i principi ESRS. Il termine “materiality”, per esempio, è stato tradotto con “rilevanza”.
Nella bozza tradotta si sottolineano anche le caratteristiche distintive delle tre categorie di micro e PMI non quotate considerate dall’EFRAG. Così un’impresa è micro se non supera i 350.000 euro di fatturato e 700.000 euro di ricavi e 10 dipendenti, una piccola azienda non supera, invece, i 4 milioni di euro di fatturato, 8 milioni di ricavi e 50 dipendenti. Infine, una media impresa non ha più di 20 milioni di fatturato, 40 milioni di euro di ricavi e 250 dipendenti. Sebbene qu
Altre informazioni contenute nel documento tradotto vanno dai principi per la redazione della relazione sulla sostenibilità (Modulo Base, Modulo Narrativo-PAT e Modulo Partner commerciali), alla descrizione di pratiche concrete che l’impresa attua per la transizione, alla definizione dei principi di rilevanza da applicare nella preparazione dei Moduli Narrativo-PAT e Partner commerciali, alla rilevanza di concetti come l’impatto ambientale, finanziario e sociale, a, infine, considerazioni specifiche che l’azienda deve fare nel processo di rendicontazione delle emissioni di ambito 1, 2 e 3. Non mancano anche guide sulla considerazione di fattori legati al capitale umano quali la salute e la sicurezza dei dipendenti, la parità di retribuzione tra i sessi, le metriche su eventuali corruzione, condanne o sanzioni.
A occuparsi della traduzione è l’OIC perché nel 2022 è stato designato referente nazionale per la definizione degli standard di rendicontazione in materia di sostenibilità dal decreto “Milleproroghe”, che ha allargato il ruolo e le funzioni dell’organismo previsti dal suo decreto istitutivo. In precedenza, infatti, all’Organismo Italiano di Contabilità era attribuito il compito di partecipare nel “processo di elaborazione dei principi contabili internazionali adottati in Europa” senza alcun riferimento alla rendicontazione in materia di sostenibilità. Con l’aggiornamento, invece, l’OIC rappresenta l’Italia nell’ambito dei due progetti attualmente in corso a livello internazionale sugli standard di sostenibilità, quello avviato dalla International Financial Reporting Standards Foundation (IFRS Foundation) e quello, appunto, promosso dall’EFRAG.