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Normativa UE

EFRAG, consultazione pubblica sugli standard di rendicontazione ESG per le PMI

L’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) ha lanciato una consultazione pubblica sulle due bozze di standard (“Exposure Drafts”) relative ai principi di rendicontazione di sostenibilità per le PMI, quotate (ESRS LSME ED) e non (VSME ED). Lo fa a due anni di distanza dalla consultazione sugli standard ESRS per le imprese di grandi dimensioni, che da gennaio 2024 hanno iniziato ad adottare la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). Gli stakeholder hanno ora tempo fino al 21 maggio 2024 per presentare le proprie osservazioni attraverso i questionari di consultazione online.

Gli standard di rendicontazione ESG per le piccole e medie imprese dell’UE sono di importanza vitale secondo il gruppo tecnico europeo, dal momento che, come previsto dalla CSRD, gli obblighi di rendicontazione della sostenibilità saranno applicati anche alle PMI quotate a partire dal 2026. Data la rilevanza di tali standard l’EFRAG sta dedicando una particolare attenzione alla loro definizione, sia tramite la consultazione appena pubblicata, sia attraverso il “test sul campo” lanciato a fine dicembre per iniziare a far testare con mano alle aziende ciò che accadrà una volta che gli obblighi della CSRD entreranno in vigore.

“Le PMI (che in Italia rappresentano il 41% del fatturato nazionale, ndr) rappresentano una parte cruciale dell’economia europea. Dopo il completamento degli ESRS per le grandi imprese, l’EFRAG pubblica queste due proposte di standard per aiutare le PMI a partecipare alla transizione verso un’economia più sostenibile, ottenendo un accesso adeguato ai finanziamenti e riducendo l’onere di gestire richieste di dati non coordinate durante la preparazione decisioni-informazioni utili per tutti”, ha commentato Patrick de Cambourg, presidente dell’SRB dell’EFRAG.

“Questi due Exposure Drafts rispondono allo sforzo di sviluppare una serie di informazioni sulla sostenibilità che sia allo stesso tempo proporzionata alle PMI e in grado di supportare la fornitura delle informazioni che già vediamo – e sempre più si aspettano di vedere – richiesto dalle controparti commerciali. Per il successo del nostro standard volontario per le PMI non quotate, l’accettazione del mercato sarà fondamentale. Ci aspettiamo che questa consultazione ci aiuti nella finalizzazione di standard che saranno in grado di soddisfare le aspettative di tutte le parti interessate”, ha aggiunto Chiara Del Prete, presidente dell’EFRAG SR TEG.

La bozza di standard per le PMI quotate

Nell’ambito del mandato conferitogli dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) di fornire consulenza tecnica alla Commissione UE sugli standard europei di reporting di sostenibilità (“ESRS“), l’EFRAG è stato incaricato di sviluppare lo standard per PMI. Tra queste figurano coloro i cui valori mobiliari (obbligazioni, azioni e altri titoli) sono ammessi alla negoziazione su un mercato regolamentato dell’Unione Europea, istituti piccoli e non complessi e assicuratori e riassicuratori vincolati (collettivamente noti con l’acronimo “LSME”). Lo standard LSME sarà emesso come atto delegato e entrerà in vigore il 1° gennaio 2026. Lo scopo dello standard è quello di stabilire requisiti di rendicontazione proporzionati e pertinenti alla portata e alla complessità delle attività e alle capacità e caratteristiche delle PMI per aiutarle ad ottenere un migliore accesso ai finanziamenti ed evitare discriminazioni nei loro confronti da parte dei partecipanti ai mercati finanziari.

Lo standard per le PMI quotate è composto da tre sezioni generali, “Requisiti generali”, “Informativa generale” e “Politiche, azioni e obiettivi’, e tre sezioni dedicate ai parametri, “Ambiente”, “Sociale” e “Condotta commerciale”.

La bozza di standard per le PMI non quotate

L’EFRAG ha inoltre sviluppato uno standard volontario di rendicontazione sulla sostenibilità per le PMI non quotate (note con l’acronimo inglese VSME). La proposta dell’EFRAG è un semplice strumento di reporting per assistere le micro, piccole e medie imprese non quotate nel rispondere alle richieste di informazioni sulla sostenibilità che ricevono dalle controparti aziendali (ovvero banche, investitori o aziende più grandi società di cui sono fornitori PMI non quotate) in modo efficiente e proporzionato, nonché per facilitare la loro partecipazione alla transizione verso un’economia sostenibile. In base alle previsioni dell’EFRAG, l’Exposure Draft sulle PMI non quotate dovrebbe standardizzare le attuali molteplici richieste di dati ESG (che rappresentano un onere significativo per le PMI non quotate), riducendo il numero di richieste non coordinate che ricevono e supportandole di conseguenza nell’accesso a finanziamenti sostenibili.

Lo standard è suddiviso in un Modulo Base e in due moduli opzionali aggiuntivi, un Modulo Narrativa-Politiche, Azioni e Obiettivi (PAT) e un Modulo Business Partners.

La consultazione

La consultazione pubblica lanciata dall’EFRAG è progettata per ricevere feedback sugli aspetti chiave degli Exposure Drafts, tra cui l'”architettura proposta”, l'”attuazione dei requisiti CSRD”, (per Ele quotate), la “rilevanza dell’informativa proposta”, le “semplificazioni realizzate” e “l’accettazione da parte del mercato”.

Gli intervistati devono fornire le loro risposte alle domande della consultazione pubblica utilizzando i questionari online (uno per le quotate e uno per le non quotate). Entrambi i questionari sono costituiti da due parti: “Parte 1” (le domande più “critiche” a cui l’EFRAG incoraggia a rispondere integralmente) e “Parte 2” (domande tecniche aggiuntive e più dettagliate a cui l’EFRAG incoraggia a rispondere il più possibile).

L’EFRAG ha preferito ricorrere allo strumento del questionario online al posto di lettere di commento affinché le risposte possano essere analizzate in modo strutturato e comparabile. Tuttavia, per aspetti specifici non trattati nelle domande dei questionari online, gli intervistati possono allegare alle risposte una lettera o un altro documento integrativo.

Il test sul campo

Come annunciato il 20 dicembre 2023, l’EFRAG ha lanciato anche un “test sul campo” (“field test” in inglese), il cui termine per presentare interesse è fissato al 31 gennaio 2024. Secondo l’EFRAG, la partecipazione a questo test sul campo rappresenta “un’opportunità unica per far parte del processo di definizione degli standard e contribuire a modellare i requisiti futuri, nonché ad acquisire preziose informazioni sui nuovi requisiti”.

Il test sul campo si concentra sulla fattibilità, sui costi, sulle sfide, sui benefici e sull’utilità delle singole informative e sui miglioramenti suggeriti agli Exposure Drafts.

Nel dettaglio, il test consiste nel preparare entro il 21 aprile 2024 (parte delle) informazioni contenute nell’Exposure Draft e, su tale base, rispondere al questionario del test sul campo per le PMI (quotate e non). Le aziende saranno poi invitate a workshop o interviste individuali per condividere la propria esperienza nella predisposizione dell’informativa e per illustrare il proprio feedback. Coloro che non sono in grado di impegnarsi nella preparazione delle informative possono anche partecipare ai workshop sulla base della loro analisi degli Exposure Draft.

Tale esperimento è rivolto a finanziatori, investitori e imprese quotate e non che interagiscono nella propria filiera con PMI. Ma sono invitate a partecipare anche le organizzazioni che gestiscono piattaforme o meccanismi simili per la raccolta di informazioni sulla sostenibilità da parte delle PMI, che vengono utilizzate dalle aziende nella gestione della catena di fornitura o per la standardizzazione delle richieste di dati.