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Sostenibilità aziendale

Fondo Cometa chiede a CNH Industrial rassicurazioni su obiettivi di sostenibilità

All’interno dei lavori della Sustainability Week, il Fondo Cometa ha incontrato i vertici di CNH Industrial, multinazionale italo-americana operante nel settore metalmeccanico, ponendo domande puntuali sugli obiettivi di sostenibilità sociale, ambientale e di governance dell’azienda, in coerenza con la politica di voto che ha già visto Cometa partecipare ad oltre 160 assemblee degli azionisti nel 2023.

Il confronto segue di qualche mese l’Assemblea degli Azionisti della società – tenutasi lo scorso aprile – nella quale Cometa, esercitando il suo diritto di voto, si era opposto alle proposte in materia di remunerazione e incentivazione, governance aziendale e diritti degli azionisti ravvisando politiche aziendali non in linea con i principi fondanti il CCNL metalmeccanico che ispira la Politica di Voto del Fondo.

Cometa detiene in CNH Industrial un pacchetto che, tra azioni e obbligazioni, ha un valore di oltre 6,5 milioni. Ad oggi, nell’azienda lavorano 2.035 aderenti al Fondo Cometa.

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Riccardo Realfonzo, presidente del Fondo Cometa

“Riteniamo molto importante il dialogo con le società in cui investiamo per favorire la costruzione di modelli di gestione pienamente sostenibili, soprattutto a tutela dei lavoratori, e poterlo fare come capofila degli investitori italiani nell’ambito della Sustainability Week ci permette di ampliare ulteriormente la portata della nostra azione. Con CNH l’occasione è stata ancora più rilevante in quanto azienda del comparto metalmeccanico nella quale lavorano più di duemila nostri aderenti” – ha dichiarato Riccardo Realfonzo, presidente del Fondo Cometa.

“In occasione dell’Assemblea degli Azionisti avevamo individuato alcune politiche aziendali non in linea con i nostri principi di sostenibilità, in merito alle politiche di remunerazione e di incentivazione del personale. Inoltre, avevamo rilevato la presenza di azioni a voto speciale che fanno venire meno il principio ‘una azione-un voto’. Registriamo progressi sul piano delle misure di incentivazione legate ai risultati ESG del gruppo. L’azienda ha anche preso atto della nostra sollecitazione a inserire negli accordi negoziali con i fornitori clausole stringenti sulla osservazione di parametri ESG anche nei contratti con i subfornitori. Oggi tali clausole non sono praticate dall’azienda e ci aspettiamo che consideri la loro introduzione nel futuro. Viceversa, persistono perplessità sulla remunerazione particolarmente elevata dell’amministratore delegato in rapporto allo stipendio del dipendente medio del gruppo, così come sulle nuove emissioni di azioni a voto speciale. Monitoreremo nei prossimi mesi anche l’attuazione dei piani di rafforzamento della sicurezza sul lavoro annunciati dal gruppo”, ha proseguito Realfonzo.

Nel corso dell’incontro Cometa ha posto una serie di domande in particolare in merito a:

  • Infortuni sul lavoro, per comprendere quali misure siano state adottate per realizzare gli obiettivi di riduzione del 35% entro il 2030 e se questi obiettivi riguardino solo i lavoratori dipendenti o anche i contrattisti e i lavoratori temporanei;
  • Pari opportunità, per verificare le iniziative per supportare la crescita professionale delle donne o l’assunzione di personale femminile nelle aree STEM (science, technology, engineering and mathematics);
  • Aggiornamento delle competenze dei dipendenti, chiedendo di illustrare le iniziative di upskilling o reskilling adottate in linea con i programmi di riconversione produttiva nell’ottica della sostenibilità;
  • Politica di remunerazione del gruppo, per comprendere la disponibilità a ridurre la differenza tra la remunerazione dell’amministratore delegato e quella del dipendente medio, oltre che per legare le parti variabili delle remunerazioni ai risultati ESG;
  • Controlli sul rispetto di criteri ESG da parte dei fornitori e dei subfornitori.

In conclusione, Realfonzo ha ringraziato i vertici di CNH per la disponibilità al confronto, chiedendo tuttavia un mutamento delle politiche aziendali sulle rilevanti questioni poste.

“Nelle prossime settimane proseguiremo la nostra azione di voto, facendo sentire la nostra voce nelle assemblee degli azionisti per difendere i diritti dei lavoratori, la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, le pari opportunità, l’equità retributiva, la trasparenza nella governance e il contrasto al climate change, sulla base dei principi e dei valori fondanti il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori Metalmeccanici. Siamo infatti convinti che, come fondo pensione di categoria, possiamo proteggere gli interessi dei lavoratori aderenti non soltanto gestendo al meglio il risparmio pensionistico ma anche intervenendo nelle principali decisioni delle aziende per generare un cambiamento positivo a vantaggio dei lavoratori, delle stesse imprese e dell’intera collettività”, ha così concluso Realfonzo.