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International Sustainability Standards Board

Fondazione IFRS: standard ISSB e TCFD a confronto

A seguito dell’annuncio che da gennaio 2024 la TCFD (Task-Force on Climate-Related Financial Disclosure) passerà il suo mandato all’ISSB (International Sustainability Standards Board), l’organismo indipendente di definizione dei principi di informativa sulla sostenibilità della Fondazione IFRS, la fondazione ha pubblicato un confronto tra i requisiti dello standard IFRS S2, che riguarda nello specifico le informazioni richieste relative al clima, e le raccomandazioni della TCFD. nel documento, l’IFRS coglie l’occasione anche per rivedere quali sono gli altri standard su cui gli standard ISSB si poggiano.

Innanzitutto, nel confronto la fondazione sottolinea che i requisiti dell’IFRS S2 sono coerenti con le quattro raccomandazioni fondamentali (governancestrategiagestione del rischio e metriche e obiettivi) e le undici informative raccomandate pubblicate dalla TCFD.

Inoltre, come dimostrato nel confronto dell’IFRS, le aziende che applicano gli standard ISSB soddisferanno le raccomandazioni TCFD e quindi non dovranno applicarle in aggiunta agli standard ISSB. Anzi, lo standard IFRS S2 prevede dei requisiti aggiuntivi che includono la richiesta alle aziende di divulgare metriche basate sul settore, di fornire informazioni sull’uso dei crediti di carbonio per raggiungere i loro obiettivi di emissioni nette e di diffondere ulteriori informazioni sulle loro emissioni finanziate.

L’IFRS evidenzia anche che, sebbene il lavoro della TCFD sia stato completato, le sue raccomandazioni rimangono disponibili per le aziende che lo desiderano. L’utilizzo delle raccomandazioni, infatti, secondo la fondazione è un buon punto di partenza per le aziende che si apprestano a utilizzare gli standard ISSB.

L’ente che aveva istituito la TCFD, il Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board – FSB), ha anche chiesto alla Fondazione IFRS di assumere il monitoraggio dei progressi sulle informative delle società relative al clima dalla TCFD.

Allineamento nel panorama della divulgazione: a che punto siamo adesso?

Uno dei motivi per cui la Fondazione IFRS ha deciso di istituire l’ISSB è stato quello di fornire un punto di riferimento nel quadro delle iniziative di rendicontazione sulla sostenibilità basandosi e incorporando le principali iniziative di divulgazione della sostenibilità incentrate sugli investitori negli standard ISSB. Con la finalizzazione dell’IFRS S1, “Requisiti generali per la divulgazione di informazioni finanziarie relative alla sostenibilità”, e dell’IFRS S2 sono stati compiuti ulteriori sforzi per ridurre la frammentazione.

Tuttavia, sottolinea la fondazione, è bene fare il punto sugli standard che ancora esistono e che hanno preceduto e influenzato quelli dell’ISSB. Tra questi, oltre la TCFD, gli standard del SASB (Sustainability Accounting Standards Board), fondato nel 2011 per aiutare le aziende a identificare le le questioni ambientali, sociali e di governance finanziariamente rilevanti in 77 settori. Gli standard SASB sono alla base di quelli dell’ISSB al punto che l’IFRS S1 prevede che le aziende considerino quelli SASB per identificare i rischi e le opportunità legati alla sostenibilità e divulgare le informazioni correlate per argomenti che vanno oltre il clima. E, d’altra parte, l’IFRS S2 fornisce indicazioni aggiuntive alle informative di settore relative al clima negli standard SASB. Come per la TCFD, dunque, l’ISSB incoraggia aziende e investitori a continuare a usare gli standard SASB, la cui evoluzione è presente nei nuovi standard dell’ISSB.

Altro punto di riferimento nella divulgazione sulla sostenibilità preesistente è la guida del CDSB (Climate Disclosure Standards Board), anch’esso incorporato dalla Fondazione IFRS nel 2022. Secondo la fondazione esistono contenuti utili nella CDSB Framework Application Guidance for Water-related Disclosures e nella CDSB Framework Application Guidance for Biodiversity-related Disclosures a cui le aziende possono fare riferimento quando applicano l’IFRS S1 per identificare i rischi e le opportunità legati alla sostenibilità e per divulgare le relative informazioni.

Infine, resta di grande valore anche l’Integrated Reporting Framework, frutto del lavoro dell’ISSB e del suo consiglio gemello, l’International Accounting Standards Board (IASB). L’IFRS S1, infatti, si basa sul concetto di risorse e relazioni trovato nell’Integrated Reporting Framework per descrivere come la sostenibilità può influenzare le prospettive di un’azienda. Pertanto, secondo la fondazione, le società possono utilizzare l’Integrated Reporting Framework per integrare e presentare la reportistica, incluse le informative predisposte applicando gli standard ISSB.