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Normative

Basilea 3 e rischi climatici: divergenze tra UE, UK e USA nel panorama della regolamentazione bancaria

Le regole di Basilea 3, progettate per rafforzare la solidità patrimoniale delle banche e prevenire crisi finanziarie, stanno creando tensioni tra le principali economie mondiali. Mentre l’Unione Europea si prepara a implementare la nuova normativa a partire dal 2025, il Regno Unito ha deciso di rinviare l’applicazione al 2027, citando incertezze sull’approccio degli Stati Uniti sotto l’influenza della deregulation promossa dall’amministrazione Trump.

Negli USA, le pressioni della lobby bancaria e la Federal Reserve hanno già allentato i requisiti previsti dalle Basilea Endgame, spingendo verso un approccio meno rigido. Questo contesto crea un divario competitivo tra le banche europee, che devono affrontare regole più stringenti, e quelle britanniche e americane, con meno vincoli.

Parallelamente, la gestione dei rischi climatici alimenta ulteriori tensioni. In Europa, BCE ed EBA stanno imponendo requisiti severi per promuovere la transizione green, con minacce di sanzioni per chi non rispetta gli obiettivi climatici. Al contrario, negli USA, il tema è stato quasi del tutto abbandonato dall’agenda politica e regolatoria, con la Federal Reserve che ha persino abbandonato iniziative internazionali come l’NGFS.

Questa asimmetria regolamentare rischia di esacerbare la competizione globale e indebolire gli sforzi per una regolamentazione bancaria e climatica coordinata, lasciando incertezza sull’equilibrio tra crescita economica e stabilità finanziaria.