Prosegue l’impegno negli investimenti ESG di Amundi, che ha visto un aumento delle masse in investimenti responsabili a 769 miliardi di euro. al 30 settembre 2022.
Nonostante le condizioni di mercato difficili per via del conflitto tra Russia e Ucraina, l’inflazione e la volatilità, la performance di Amundi si conferma solida nei primi nove mesi del 2022, con un bilancio caratterizzato da un utile netto elevato (875 milioni di euro) e una preservata efficienza operativa. L’utile netto adjusted è di 282 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al secondo trimestre 2022.
Anche le masse in gestione al 30 settembre 2022 sono elevate, pari a 1.895 miliardi di euro, con un aumento del 5% su base annua.
Il livello delle commissioni di gestione nette cresce del 2% rispetto al secondo trimestre del 2022 e i costi della società calano del 2% rispetto al trimestre precedente, con un rapporto costi/ricavi al 54,7%.
Per quanto riguarda l’attività commerciale di Amundi, nei primi nove mesi del 2022 i flussi sono stati negativi per -8 miliardi di euro, di cui 7,5 miliardi di euro in attivi MLT (medio-lungo termine) escluse le joint venture. I deflussi sono stati determinati dai prodotti di tesoreria. Escludendo le joint venture, il terzo trimestre dell’anno ha visto flussi pari a -12,9 miliardi di euro, di cui -3,5 miliardi in attivi MLT.
Il trimestre è stato caratterizzato anche da un’attività positiva con le reti di distribuzione e nella gestione attiva (+1,6 miliardi di euro), nonostante un contesto di mercati in generale in calo. Buone le performance dei fondi, con oltre il 69% delle masse gestite in fondi aperti nei primi due quartili Morningstar a 1 e 3 anni, e oltre il 76% a 5 anni. Con 306 fondi classificati 4 e 5 stelle, Amundi è il secondo attore in Europa per numero di fondi.
Anche l’attività in attivi reali (escluse le attività alternative) è stata robusta, con afflussi netti pari a +3,0 miliardi di euro, in particolare nell’Immobiliare e nel Private Equity, portando le masse in gestione a 66 miliardi di euro alla fine di settembre 2022.
Per quanto riguarda la gestione passiva, ETF e smart beta hanno registrato una raccolta netta pari a +7,5 miliardi di euro, portando le masse gestite (AUM) a 275 miliardi di euro a fine settembre 2022. Negli ETF, mentre l’inizio dell’anno è stato particolarmente promettente, il mercato ha poi registrato un rallentamento in un clima generale di derisking. Tuttavia, con afflussi per +4,6 miliardi di euro nei primi 9 mesi, Amundi ha consolidato la sua posizione di secondo operatore di ETF in Europa e di leader europeo con una quota di mercato di circa il 13,5% (AUM pari a 167 miliardi di euro al 30/09/2022).
Inoltre, Amundi ha completato con successo l’integrazione operativa di Lyxor, che ha consentito di registrare i primi effetti delle sinergie nelle entrate e nei costi.
Prosegue l’impegno negli investimenti responsabili
L’ammontare delle masse in investimenti ESG (769 miliardi di euro) di Amundi registrata al 30 settembre 2022 conferma l’impegno della società per contribuire alla diffusione degli strumenti di finanza sostenibile. Gli afflussi in attivi MLT (medio-lungo termine) con caratteristiche ESG sono stati pari a +7,9 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno.
Amundi, inoltre, prosegue nell’attuazione del suo piano d’azione 2025 con la trasformazione delle gamme di fondi e l’innovazione dei prodotti:
- È stata lanciata un’ampia gamma di ETF ESG settoriali sulle azioni globali, così come il primo ETF ESG esposto alle large cap italiane;
- È stato inoltre lanciato il fondo Amundi Funds Emerging Markets Equity ESG Improvers.