Nella stagione di voto 2023 abrdn ha comunicato le priorità di voto a cui darà maggiore importanza: remunerazione dei dirigenti e costo della vita nel Regno Unito, diversity nei consigli di amministrazione statunitensi, attenzione all’approccio delle società “Say on Climate” e a quelle meno virtuose in materia di clima.
Tali priorità fanno parte delle politiche di voto e dei principi ESG per le società quotate di abrdn, in cui verranno esposte alcuni esempi sulle migliori prassi sulla sostenibilità per diverse tematiche, informazioni dettagliate in merito all’approccio al voto nonché le principali politiche di voto per le assemblee degli azionisti che si terranno nel 2023.
Indice
Remunerazione dei dirigenti e costo della vita nel Regno Unito
In risposta ai problemi derivanti dalla crisi del costo della vita, secondo abrdn le società destineranno ulteriori aiuti ai membri della forza lavoro che ne hanno più bisogno. In sede di delibera in merito alle remunerazioni dei dirigenti, i comitati preposti devono tenere conto dei fattori connessi alla crisi del costo della vita. Le discussioni in ordine alle remunerazioni che non considerino le implicazioni della crisi del costo della vita per la forza lavoro in generale possono denotare carenze nella cultura di leadership e, pertanto, abrdn avverte che potrebbe farne oggetto di voto in occasione delle assemblee generali annuali.
Diversity all’interno dei consigli di amministrazione statunitensi
abrdn ha rivisto al rialzo la sua aspettativa in termini di diversità di genere all’interno dei consigli di amministrazione delle grandi società statunitensi (capitalizzazione di mercato pari o superiore a 10 miliardi di dollari) portandola al 30% di rappresentanza femminile. Per le società di dimensioni più ridotte, l’asset manager continuerà ad agire in questo senso qualora nel consiglio di amministrazione non sia presente almeno un amministratore donna. Nel 2022 abrdn non ha sostenuto la rielezione dei presidenti dei comitati per le nomine di 51 società statunitensi che non soddisfacevano le sue aspettative a livello di diversità di genere.
Voti “Say on Climate”
abrdn ha fatto anche sapere che si asterrà dai voti “Say on Climate” proposti dal management aziendale. A differenza di molti sostenitori delle votazioni “Say on Climate”, la società di gestione nutre delle riserve in merito alle implicazioni di questi voti e alla loro applicazione. Sebbene le intenzioni siano positive, qualora gli azionisti sostengano un voto “Say on Climate” possono di fatto limitare la portata di eventuali contestazioni successive. Secondo abrdn, inoltre, presentare la strategia sul clima come un elemento a sé stante rischia di ridurre sia l’integrazione degli aspetti legati al clima all’interno della strategia sia la responsabilità diretta del consiglio di amministrazione e dei singoli amministratori.
I piani climatici presentati nell’ambito delle votazioni “Say on Climate” sono in genere relazioni a sé stanti, separate dal bilancio annuale o dalla relazione. Questo, secondo abrdn, potrebbe in qualche modo spezzare il legame fondamentale tra clima e strategia aziendale, rischiando così di provocare una mancanza di procedure di governance efficaci per tutte le decisioni strategiche essenziali. Inoltre, la valutazione completa delle strategie climatiche richiede risorse significative: in un breve periodo di tempo, questo potrebbe portare i gestori patrimoniali a esternalizzare le attività di valutazione.
Massimizzare l’impatto dell’engagement e del voto in materia di clima
Al fine di massimizzare l’impatto dell’engagement e del voto, abrdn dedicherà le sue risorse a favorire il miglioramento tra i suoi principali emittenti e a votare in sede di assemblea generale annuale delle società che abrdn reputa meno virtuose in materia di clima.
“Dopo diversi anni di sconvolgimenti e turbolenze a livello globale, è più importante che mai che le decisioni delle società considerino le esigenze dei loro stakeholder. Le nostre politiche di voto aggiornate sono state concepite per garantire che le società riconoscano la necessità di intraprendere azioni significative nelle aree in grado di avere profonde ripercussioni sulla società. In qualità di titolari di asset, abbiamo il preciso compito di intraprendere un engagement con queste società affinché alle parole seguano i fatti e al fine di garantire che le società mantengano le loro promesse per conto dei nostri clienti. La responsabilità funge da leva unica e fondamentale che noi, in qualità di titolari attivi, possiamo sfruttare per garantire che ciò avvenga”, ha commentato Andrew Mason, Head of Active Ownership presso abrdn.
L’importanza che abrdn riserva alla politica di voto deriva dal fatto che la società ritiene che il voto sia un meccanismo fondamentale per chiedere conto ai CdA e ai team di gestione rispetto al loro operato. Inoltre, secondo abrdn il voto è un importante strumento di escalation e di intervento da parte degli azionisti. Per questo motivo le considerazioni in merito all’azionariato attivo e alla sostenibilità sono alla base del processo di investimento di abrdn, dell’attività d’investimento e dell’esperienza dei clienti.