Intervista

Sandonà (Sanpaolo Invest): il futuro degli investimenti è ESG

Nel 2022 il futuro degli investimenti è ESG: “Dove non arriva la politica, la finanza forza la direzione verso investimenti ESG”. Quindi, spiega in un’intervista a ESGnews il consulente finanziario Massimo Sandonà, approfondire il tema della finanza che prende in considerazione i temi ambientali, sociali e di governance, è fondamentale. 

Per questa ragione Sandonà ha deciso, tra i primi a raccogliere la proposta lanciata dall’associazione Anasf, di ottenere la certificazione EFPA ESG Advisor. L’esperto in consulenza finanziaria, figlio d’arte, ha cominciato a interessarsi al mondo della finanza a sedici anni. Successivamente, laureatosi in Economia della banca e dei mercati finanziari, ha intrapreso la carriera di consulente finanziario in una primaria banca italiana, gestendo portafogli di investimenti per oltre 200 famiglie. Oggi è un Private Banker di Sanpaolo Invest, Fideuram, e aiuta le famiglie nella definizione dei loro obiettivi di investimento e nella gestione del loro patrimonio.

Oggi più che mai certificazioni come l’EFPA ESG Advisor assumono rilevanza. La certificazione in questione, istituita a gennaio 2021 nell’ambito dell’European Financial Planning Association, offre una visione completa dell’argomento ESG ed è rivolta a tutti i consulenti finanziari interessati ad acquisire o a migliorare le proprie conoscenze nell’ambito ambientale, sociale e di governance, sempre più necessarie e utili per la consulenza e la pianificazione finanziaria. Da gennaio 2021 ad oggi, sono già 2.500 i professionisti che hanno deciso di conseguire la certificazione.

Come mai ha deciso di entrare a far parte della rete di Anasf?
Massimo Sandonà, Private Banker di Sanpaolo Invest

Quando, circa sei anni fa provenendo dalla rete bancaria, sono entrato in Sanpaolo Invest Fideuram, società del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nel private banking, mi sono iscritto subito ad Anasf (Associazione nazionale consulenti finanziari), perché ritengo che partecipare in modo attivo a un’associazione di categoria possa fare la differenza nello svolgimento del nostro lavoro. In particolare, credo che sia preziosa l’opportunità offerta da Anasf di poter entrare in contatto e confrontarsi anche con professionisti di altre reti.

 Per questo motivo, ho anche accettato l’invito di far parte del Comitato territoriale Veneto all’interno di Anasf giovani. 

Per quali ragioni ha scelto di ottenere la certificazione EFPA ESG?

Nella mia professione ho deciso di analizzare il tema degli investimenti sostenibili già da qualche anno. Ho colto subito l’occasione di approfondire il tema ESG tramite il corso organizzato da Anasf e SDA Bocconi e ottenere, tra i primi in Italia ad inizio 2021, la certificazione ESG Advisor.

I suoi clienti si mostrano attenti ai temi ESG o vanno sollecitati?

Alcuni clienti si mostrano curiosi e sensibili, anche se può esserci un po’ di confusione tra investimenti etici e investimenti ESG. Certo, non è una distinzione facile. Già in passato diversi clienti mi dicevano “non voglio investire in società che producono armi”. Quello che però bisogna sottolineare è che, su tutti i temi, non necessariamente le considerazioni etiche si sovrappongono con quelle ESG. Il consulente finanziario deve in qualche modo impegnarsi nell’educazione finanziaria del cliente anche su questi aspetti, spiegando cosa significa davvero investire in ESG. 

Attualmente quali sono i temi ESG che riscuotono maggiore interesse?

Credo che il tema ambientale sia quello più vicino alle persone. L’inquinamento, il cambiamento climatico sono più sentiti e facili da comprendere, ma anche da comunicare sia per me sia per i media, indipendentemente dal fatto che i destinatari del messaggio siano investitori o meno. Gli ambiti sociale e di governance a volte paiono più sfuggenti agli occhi dell’investitore. Per la parte sociale temi che riscuotono l’attenzione sono per esempio il welfare dei dipendenti e l’equiparazione di figure maschili e femminili all’interno degli organici e ai vertici aziendali. La governance, invece, è più difficile da spiegare, anche se è un tema fondamentale, soprattutto per me che vivo in Veneto. Questa regione è caratterizzata da storiche aziende familiari che nel tempo sono poi diventate multinazionali e spesso si trovano a sperimentare direttamente l’importanza delle tematiche di governance. Attualmente, infatti, è in atto un percorso che tocca molte aziende che aprono le porte del loro capitale a fondi private equity o altri gruppi internazionali. La qualità delle regole di gestione diventa centrale, e toccano aspetti quali: l’indipendenza degli organi decisionali; la struttura all’interno dell’azienda degli organi direttivi; l’imparzialità dovuta al fatto che non sono più i componenti familiari a prendere le decisioni.

Ultimamente stanno andando molto bene in Borsa i titoli dell’oil. Gli investitori rinunciano ai propri valori ESG per non perdere la performance? 

Con i clienti c’è un rapporto di fiducia. Se è vero che i clienti scelgono il consulente, anche quest’ultimo sceglie loro e soprattutto individua i temi da trattare. Ad eccezione di alcuni casi isolati, con i clienti si possono fare ragionamenti razionali e, quindi, si può trasmettere l’importanza degli investimenti ESG in un momento di cambiamento come quello che stiamo vivendo. Cerco sempre di far capire che un conto è ciò che accade in un determinato momento, un altro è seguire la tendenza di fondo. Questo vuol dire, per esempio, spiegare che in questo momento gas e petrolio sono alle stelle in quanto il maggiore fornitore dell’Europa è la Russia. A causa del recente conflitto, il sentore è che i paesi europei vogliano sganciarsi da questi approvvigionamenti, e questo mi fa pensare che gli investimenti in energie alternative saranno incrementati e sostenuti ancor di più nel prossimo futuro.

In sintesi, gli investitori sono disposti a perdere guadagni oggi per seguire il discorso ESG? 

Spetta a noi consulenti orientare il cliente verso le scelte più adeguate per perseguire i suoi obiettivi di lungo termine nel rispetto delle sue convinzioni e dei suoi valori, senza cedere alla pressione dei rendimenti di breve.