Il 2022 sarà un anno di sfide, in cui malgrado un contesto economico positivo, la variante Omicron contribuirà a determinare incertezza sui mercati, assieme alla previsione di una normalizzazione delle politiche monetarie, che porteranno tensioni sui tassi. In un simile contesto, nel reddito fisso vinceranno gli emittenti con un profilo di sostenibilità solido, spiega in un’intervista con ESGNews Tom Moulds, co-gestore del fondo BlueBay Impact-Aligned Bond.
Il fondo, che investe in titoli investment grade globali ed è classificato come articolo 9 secondo il regolamento SFDR, non si limita a integrare i requisiti ESG nel processo di selezione e di investimento, ma applica anche un approccio tematico attivo all’impact investing.
A tal fine, BlueBay AM, asset manager specializzato nel reddito fisso di Royal Bank of Canada Global Asset Management, non guarda solo alle obbligazioni con un’etichetta di sostenibilità (per esempio green bond e titoli sustainability-linked) ma opera con uno sguardo più ampio. In particolare, questo fondo punta sugli emittenti le cui attività principali non solo offrono interessanti opportunità di investimento, ma contribuiscono a risolvere sfide
ambientali e sociali, indipendentemente dall’etichetta.
Al 30 settembre 2021 BlueBay Asset Management vantava 80 miliardi di dollari di asset in gestione.
Indice
- 1 Il fondo BlueBay Impact-Aligned Bond è uno strumento abbastanza particolare nel settore, qual è la strategia di investimento? Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono questo prodotto?
- 2 Quali sono stati i risultati del fondo dal lancio (raccolta e performance)?
- 3 Ci può fare qualche esempio di società in cui avete investito e spiegare in che modo la loro attività ha generato un impatto positivo?
- 4 In che modo misurate l’impatto degli investimenti?
- 5 Quali strumenti di analisi ESG utilizzate nella scelta dei titoli?
- 6 Quali prospettive vedete per il 2022?
Il fondo BlueBay Impact-Aligned Bond è uno strumento abbastanza particolare nel settore, qual è la strategia di investimento? Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono questo prodotto?
Il fondo si chiama ‘Impact-Aligned’ perché la strategia investe con l’obiettivo di indurre un impatto positivo per le persone e il pianeta, generando al contempo extra-rendimenti.

Sostanzialmente miriamo a investire in emittenti – prevalentemente investment-grade ma potenzialmente anche high yield – che stanno promuovendo proattivamente l’agenda della sostenibilità.
Riteniamo che la nostra sia una strategia innovativa che si distingue per il suo focus sull’universo obbligazionario e per la sua costruzione relativamente liquida.
L’impact investing è partito dai mercati privati e dall’azionario, ma l’obbligazionario sta ora recuperando terreno. Spesso si pensa che investire a impatto significhi mirare a rendimenti
pari o inferiori a quelli del mercato.
Riteniamo che esista un gap nel mercato che permette agli investitori di investire con intenzionalità nei mercati più liquidi dei bond corporate.
Quali sono stati i risultati del fondo dal lancio (raccolta e performance)?
Al momento del lancio la strategia aveva raccolto oltre 23 milioni di dollari con supporto interno ed esterno. A dimostrazione del successo di questa strategia, stiamo lavorando allo sviluppo di una strategia obbligazionaria impact-aligned focalizzata sui mercati emergenti.
A livello di performance, i rendimenti annualizzati dall’avvio della strategia sono dell’1,98% (al 31 dicembre 2021), con un Indice di Sharpe di 1,48.
Ci può fare qualche esempio di società in cui avete investito e spiegare in che modo la loro attività ha generato un impatto positivo?
Senza che sia considerata una raccomandazione di investimento, ma un esempio di emittente in cui abbiamo investito è IFFIm (International Finance Facility For Immunisation), un modello unico di finanziamento anticipato per la salute globale, basato su partnership tra Paesi donatori, la Banca Mondiale e gli investitori. Una delle cause supportate da IFFIm è Gavi, un’alleanza che mira a rendere il vaccino contro il Covid-19 disponibile in più Paesi possibile.
A livello di risultati, a maggio 2021 IFFIm ha finanziato per quasi il 19% il programma Gavi (31 miliardi di dollari) in supporto ai programmi di vaccinazione e IFFIm ha raccolto 6,9 miliardi di dollari attraverso bond emessi allo scopo di finanziare il programma vaccinale di Gavi.
Il risultato è che i finanziamenti che IFFIm ha fornito a Gavi hanno salvato 2,9 milioni di bambini e hanno aiutato Gavi a spingere i prezzi dei vaccini al ribasso e ad assicurarne la fornitura. A livello di impatto ciò significa che per ogni milione di dollari investiti sono state salvate oltre 1.000 vite e che ogni dollaro investito in immunizzazione ne rende 21, che crescono a 54 se vengono considerati i benefici sociali più ampi.
In che modo misurate l’impatto degli investimenti?
Misurare l’impatto dei nostri investimenti è complesso, soprattutto considerando che riguardano una gamma così ampia di emittenti e di strumenti. Al momento stiamo lavorando al nostro report sull’impatto che verrà pubblicato più avanti nell’anno. Collaboriamo con gli emittenti e con fornitori terzi di dati per assicurarci che le informazioni che trasmettiamo siano accurate, credibili e dimostrino in che modo gli emittenti in cui investiamo stanno facendo la differenza su ambiente e società.
Nella nostra reportistica standard includiamo anche l’impronta di carbonio e sociale, in linea con il nostro allineamento agli SGD dell’ONU, e dati sui criteri ESG, basati sulle nostre metriche interne, in riferimento ai nostri portafogli.
Quali strumenti di analisi ESG utilizzate nella scelta dei titoli?
Uno dei principali vantaggi del nostro processo di investimento è che non ci affidiamo solo a dati ESG forniti da provider esterni, ma conduciamo anche un’analisi interna e proprietaria sui fattori ESG, evidenziando come questi possano avere un impatto creditizio sui titoli su cui investiamo.
I criteri ESG sono totalmente integrati nel nostro approccio di investimento e vengono applicati all’intera gamma delle nostre strategie. A livello corporate utilizziamo il nostro framework di valutazione ESG degli emittenti, costruito internamente, per valutare i nostri posizionamenti. Abbiamo una valutazione ESG di circa 1.200 emittenti sovrani e corporate.
Per il fondo Impact-Aligned Bond nello specifico seguiamo un framework di sostenibilità per selezionare gli emittenti che stanno contribuendo a risolvere le problematiche ambientali e sociali più pressanti. A livello di bond corporate facciamo questa selezione concentrandoci sulle principali attività economiche dell’emittente e valutando quanto queste siano allineate con uno dei sette temi di sostenibilità che il fondo prende in considerazione. Questo è il
fattore più importante per noi, e non tanto se i singoli strumenti che consideriamo abbiano un’etichetta ESG o meno.
Una volta che l’emittente è stato qualificato come investibile, selezioniamo il modo migliore per implementarlo nella strategia. Invece, per gli emittenti non-corporate valutiamo più nel dettaglio l’uso dei proventi delle singole emissioni e
stabiliamo quanto questi progetti siano allineati con i nostri temi di sostenibilità.
Quali prospettive vedete per il 2022?
Omicron peserà sulla debolezza di alcuni dati economici nel breve termine, ma la crescita sottostante nei mercati sviluppati resta solida e le preoccupazioni legate all’inflazione stanno mostrando segnali di affievolimento.
Sebbene la volatilità generata dai tassi di interesse sugli asset rischiosi potrebbe implicare un ulteriore consolidamento dei rendimenti dei titoli di Stato core nel breve periodo, riteniamo che i rendimenti dei Treasury USA a 10 anni potrebbero superare la soglia del 2% questa primavera, forse in coincidenza con il meeting della Fed di marzo.
Manteniamo un outlook costruttivo sulla crescita e continuiamo a ritenere che la qualità del credito sarà ben supportata nel 2022. Tuttavia, viste le valutazioni e i cambiamenti che stiamo vedendo sul fronte delle politiche, abbiamo un atteggiamento più cauto in merito alle prospettive per gli spread dei bond corporate nel breve termine. Ci aspettiamo che gli emittenti con un profilo di sostenibilità solido, che stanno guidando il cambiamento a livello ambientale e sociale, saranno ben supportati dagli investitori e sovraperformeranno rispetto al mercato.