Emiliano Micalizio Ramboll | ESG News

Intervista

Micalizio (Ramboll): cresce la consapevolezza ESG nel tessuto industriale delle mid-cap

Da sempre influenzata da una filosofia nordica che ha radici profonde nelle tematiche ambientali e di sostenibilità, Ramboll è una società di consulenza riconosciuta a livello globale come leader nei servizi di due diligence nel contesto delle fusioni e acquisizioni (M&A) che si distingue per le attività tecniche e strategiche inerenti agli aspetti ambientali, sociali e di governance, favorendo un approccio science-based alle tematiche ESG. 

“Supportiamo attivamente i nostri clienti nella gestione delle questioni di conformità e nella definizione ed attuazione di programmi finalizzati alla creazione di valore aziendale nei temi ESG” ha dichiarato Emiliano Micalizio, Principal – Director ESG di Ramboll Italy, “con una attenzione particolare alla minimizzazione dei rischi di greenwashing oggi sempre più presenti”

Micalizio, che in questa intervista a ESGnews mostra l’expertise di Ramboll e le priorità per il 2024, appare fiducioso sull’ampliamento dei temi di sostenibilità anche per le imprese di medie dimensioni: “Stiamo osservando una continua crescita della consapevolezza e della maturità sui temi ESG nel settore del tessuto industriale delle mid-cap, che sempre di più punta sul miglioramento delle proprie performance per incrementare la propria competitività nella value chain del settore industriale di appartenenza”. 

Ramboll nasce come società di ingegneria. Quali sono stati i passaggi che l’hanno portata a diventare una realtà di primo piano nella consulenza ambientale e di sostenibilità?

Ramboll ha radici profonde nelle tematiche ambientali e di sostenibilità come riflesso della filosofia nordica che da sempre ha influenzato in maniera sostanziale lo sviluppo dei temi ambientali e sociali in Europa. Un passo significativo in questa evoluzione è stato compiuto nel 2014 con l’acquisizione di Environ, un’importante società di consulenza ambientale. Questa acquisizione ha portato in seno a Ramboll più di 2000 esperti in ambiente e sostenibilità distribuiti in tutto il mondo. Da allora, la presenza di Ramboll nel settore della consulenza ambientale si è notevolmente ampliata, consolidando la sua posizione come leader mondiale tra le società di consulenza. 

La sostenibilità è al centro della strategia di Ramboll e dei servizi offerti in tutti i mercati in cui opera. Questo impegno si è tradotto nella definizione di Ramboll come “The Partner for Sustainable Change“. Nel corso degli anni, la società ha costantemente integrato la sostenibilità nei suoi processi decisionali e nella fornitura di servizi, contribuendo a creare soluzioni innovative e sostenibili per i clienti.

Recentemente, Ramboll ha lanciato la campagna “Close the Gap“, per chiudere i gap tra le pratiche di gestione degli aspetti ambientali e sociali dei nostri clienti e le aspettative delle comunità in cui essi operano. 

Quale tipo di servizi offrite per i vostri clienti e quali sono i tratti distintivi del vostro approccio?

Ramboll offre servizi di consulenza strategica e tecnica in diversi settori, spaziando dalla progettazione di edifici e infrastrutture al comparto industriale ed energetico. I nostri servizi strategici legati alla sostenibilità sono caratterizzati da una natura trasversale e multidisciplinare, evidenziando una marcata componente tecnica che trae origine dall’approccio ingegneristico e scientifico che contraddistingue l’intera organizzazione.

Riconosciuti a livello globale come leader nei servizi di due diligence nel contesto delle fusioni e acquisizioni (M&A), ci distinguiamo per le attività tecniche e strategiche inerenti agli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG). In questo quadro direi che favoriamo e promuoviamo un approccio science-based alle tematiche ESG. Supportiamo attivamente i nostri clienti nella gestione delle questioni di conformità e nella definizione ed attuazione di programmi finalizzati alla creazione di valore aziendale nei temi ESG, con una attenzione particolare alla minimizzazione dei rischi di greenwashing oggi sempre più presenti. 

In qualità di advisor ci concentriamo sugli aspetti ESG proponendo approcci strategici e operativi, il più possibile ‘tailored’, per assistere i nostri clienti di fronte alle sfide presentate dalle nuove regolamentazioni europee. Un esempio tangibile è la nostra attenzione alla nuova regolamentazione CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive).

Il gruppo oggi opera in circa 35 Paesi in tutto il mondo. Come si inserisce l’Italia nella vostra attività e come vedete il grado di maturità delle aziende italiane?

Ramboll Italia oggi, nei suoi uffici di Roma e Milano, dispone di più di 120 esperti nelle tematiche di sostenibilità che si inseriscono in un network globale di 18.000 esperti. In Italia offriamo i nostri servizi a grandi gruppi industriali multinazionali, asset manager, aziende italiane con una vocazione all’export ed alla internazionalizzazione. 

Stiamo osservando una continua crescita della consapevolezza e della maturità sui temi ESG nel settore del tessuto industriale delle mid-cap, che sempre di più punta sul miglioramento delle proprie performance per incrementare la propria competitività nella value chain del settore industriale di appartenenza. 

L’Autorità bancaria ha pubblicato a giugno 2023 il suo report sul greenwashing evidenziando che i casi accertati di greenwashing (di cui 23% riguarda gli istituti finanziari) sono in significativa crescita e chiarendo che al contempo la percezione della materialità di questo rischio tra le figure apicali nel mondo finanziario e corporate è ancora medio-bassa. Le imprese italiane in questo quadro non si differenziano e pertanto è necessario far comprendere sempre di più che, per una creazione di valore duraturo, l’approccio science-based è imprescindibile.

Quali passi suggerirebbe a un’impresa che intende avviare una strategia di sostenibilità efficace?

È importante definire una baseline accurata del proprio posizionamento sui temi ESG, anche effettuando un benchmark con i peers per comprendere quali sono le sfide ed i marco-trend del settore di riferimento.

Successivamente, è necessario effettuare un’analisi di doppia materialità, come anche richiesto dalla CSRD, per definire i temi materiali all’azienda su cui impostare i propri target. 

Infine, definire un set di target misurabili e science-based, valorizzando le iniziative ed i progetti già avviati e coerenti con gli obiettivi strategici definiti.

Il commitment del top management, lungo tutto il processo, deve essere percepibile da ogni stakeholder sia interno che esterno. 

In che modo la sostenibilità è integrata nei vostri progetti? E nei prodotti?

La sostenibilità è un elemento essenziale in tutti i nostri progetti e prodotti presso Ramboll, integrata tecnicamente in ogni servizio offerto seguendo l’ispirazione della nostra strategia su quattro temi unificanti, ossia decarbonizzazione per il raggiungimento del net zero, società resilienti e vivibili, gestione delle risorse ed economia circolare e biodiversità ed ecosistemi.

Questi temi guidano le nostre decisioni di investimento e la scelta di clienti e progetti, riflettendo il nostro impegno per accelerare soluzioni sostenibili. Come obiettivo, vogliamo integrare la sostenibilità anche nelle catene del valore e nella supply chain dei nostri clienti, facilitando la loro transizione verso modelli aziendali virtuosi. 

In quali settori operano le aziende e i clienti a cui vi rivolgete?

In Italia lavoriamo molto con il settore manifatturiero, ma anche con il settore energy e infrastrutturale. Serviamo inoltre un solido portfolio di operatori nei mercati finanziari come asset manager o istituzioni finanziarie.

Priorità per il 2024?

Aiutare i nostri clienti ad affrontare le sfide della cosiddetta “transizione verde” con un approccio science- based mirato alla creazione di valore duraturo. In questo quadro le priorità principali saranno quelle della transizione energetica, della decarbonizzazione, della circolarità e della sostenibilità di prodotto. Inoltre, senz’altro ci concentreremo sull’aiutare i nostri clienti ad essere pronti alla CSRD e più in generale alle sfide che la disclosure in ambito ESG pone, compresi i rischi di greenwashing.

In questo quadro continueremo a supportare la forte crescita del nostro gruppo ESG e di sostenibilità, continuando a selezionare i migliori talenti disponibili sul mercato e continuando a divertirci lavorando su questi temi essenziali per il nostro futuro.