Rischio climatico e disuguaglianze sociali, inflazione e rialzo dei tassi. Gli investitori di tutto il mondo si trovano ad affrontare gli stessi problemi, ma rispondono in modi diversi. Una differenza di approccio emersa chiaramente dalla recente indagine EQuilibrium della società di investimenti Nuveen, che ha coinvolto oltre 700 investitori istituzionali globali con asset per oltre 500 miliardi di dollari, realizzata per comprendere qual è la loro percezione delle sfide e delle opportunità di fronte ai nuovi scenari.
Lo studio ha mostrato come gli asset manager stiano riesaminando gli approcci tradizionali all’investimento, mentre sono alle prese con mercati altamente volatili, aumento dell’inflazione, inasprimento della politica monetaria, interruzioni nelle catene di approvvigionamento dovute a una pandemia globale e una maggiore consapevolezza della disuguaglianza sociale.
“Il sondaggio ha permesso di evidenziare le diverse fasi in cui gli investitori istituzionali si trovano nel loro percorso di integrazione delle questioni ambientali, sociali e di governance nelle pratiche e nei risultati di investimento”, osserva Amy O’Brien, Head of Responsible Investment di Nuveen. “E ha rilevato che tra tutte le categorie di investitori istituzionali intervistate, le assicurazioni sono in prima linea in materia di ESG”, aggiunge.
Indice
Assicurazioni più avanti nell’integrazione dei fattori ESG
Un dato fondamentale emerso dall’indagine è che le compagnie assicurative a livello globale hanno ottenuto i punteggi medi più alti rispetto ai fondi pensione aziendali e pubblici in tutte le categorie di investimento responsabile.
Mentre il 79% di tutti gli asset owner ha dichiarato di affrontare attualmente il rischio climatico nei propri portafogli o di avere in programma di farlo nei prossimi due anni, per le compagnie assicurative la percentuale è stata del 90%. Per quanto riguarda gli obiettivi di zero emissioni di carbonio, l’87% e l’84% delle assicurazioni dell’area EMEA e APAC, rispettivamente, hanno dichiarato di essersi già impegnati in tal senso o di avere in programma di farlo entro due anni.
“Sebbene non sorprenda che le compagnie assicurative abbiano mostrato una maggiore sensibilità e un’azione più incisiva nei confronti del rischio climatico, non ci aspettavamo che mostrassero anche il più forte impegno in altri aspetti dell’investimento responsabile, ovvero l’investimento sociale e la diversità, l’equità e l’inclusione”, aggiunge O’Brien.
Le assicurazioni hanno rivelato una maggiore propensione per gli investimenti sociali, con il 64% che ha investito o pianificato di farlo, rispetto al 49% di tutti gli investitori istituzionali. Gli assicuratori sono anche più propensi a credere che gli investitori possano avere un impatto sulle disuguaglianze sociali attraverso le scelte di investimento (61% contro una media del 51%) e a considerare diversity & inclusion nella decisione del gestore degli investimenti (68% contro una media del 54%).
Uno strumenti per tracciare il percorso ESG della società
Con i risultati dell’indagine EQuilibrium, Nuveen ha creato un breve sondaggio di 14 domande che consente agli investitori istituzionali di vedere a che punto sono nel loro percorso ESG rispetto ai competitor sulla base di quattro categorie.
L’integrazione ESG considera le tattiche e le tappe fondamentali, come la definizione degli obiettivi ESG e le strategie di implementazione. L’indagine di Nuveen ha rilevato che la stragrande maggioranza dei proprietari di asset (87%) attualmente sta pianificando l’integrazione dei fattori ESG nelle proprie decisioni di investimento.
Il rischio climatico analizza il modo in cui le organizzazioni danno priorità al rischio di investimento e alla transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio. Mentre l’80% del campione esaminato ha dichiarato che nei prossimi due anni definirà ancora i propri obiettivi e la propria roadmap di investimento sul clima, il 43% ha affermato che la propria organizzazione sta già affrontando il rischio climatico nei portafogli.
Il social investing esplora le attività ESG e di investimento allineate agli obiettivi di impatto sociale. Questi spaziano da risultati specifici – come la fornitura di alloggi a prezzi accessibili – alla creazione di un impatto sociale positivo, come l’investimento in aziende con obiettivi di leadership diversificati.
L’ultima sezione riguarda l’approccio pratico dell’organizzazione alle questioni di diversity & inclusion.
Nuveen ha messo anche a disposizione una versione abbreviata dell’indagine di tre minuti , che permette di creare un report in grado di mostrare a che punto è l’organizzazione nel suo percorso ESG e come si colloca rispetto ai competitor. Inoltre, consente di accedere a informazioni e indicazioni utili per valutare la fase del percorso e decidere quali azioni future intraprendere.
Confrontare il proprio percorso con quello del mercato
Per sviluppare lo strumento che permette di indentificare a che punto del percorso ESG ci si trova, Nuveen ha analizzato le risposte fornite dai 700 investitori istituzionali globali che hanno preso parte allo studio annuale Equilibrium. L’analisi ha esaminato i punti di vista e le pratiche di 800 investitori e consulenti basati in Nord America, Europa, Medio Oriente e Asia. Sono stati intervistati i vertici di fondi pensione, assicurazioni, fondazioni bancarie, fondi previdenziali, fondi sovrani, e altre realtà tutte con un patrimonio di almeno $ 500 milioni.