Climate change

Pubblicata la bozza del documento finale della Cop26

È stata pubblicata nella notte la bozza del documento finale della Cop26, che domani, giovedì 11 novembre, dovrà essere esaminato dai singoli governi per le loro osservazioni. 

La bozza di documento finale della Cop26 di Glasgow, secondo quanto riportato dall’Ansa che ha potuto consultare il documento, “accoglie favorevolmente gli impegni accresciuti presi dai Paesi sviluppati” per il fondo di aiuti ai Paesi meno sviluppati previsto dall’Accordo di Parigi, impegni che hanno l’obiettivo “di arrivare al più tardi nel 2023 al target dei 100 miliardi di dollari all’anno”. Ma al contempo pone l’accento sulla necessità di aumentare il sostegno delle parti ai Paesi in via di sviluppo, “oltre l’obiettivo di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno”. Quindi “nota con rammarico”- cita l’ANSA- che nemmeno il target dei 100 miliardi all’anno dal 2020 “è stato ancora raggiunto”.

Nella bozza di documento finale della Cop26 si afferma che “limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi al 2100 richiede rapide, profonde e sostenute riduzioni delle emissioni globali di gas serra, compreso ridurre le emissioni globali di anidride carbonica del 45% al 2030 rispetto al livello del 2010 e a zero nette intorno alla metà del secolo”. 
Il documento “riconosce che l’impatto del cambiamento climatico sarà molto più basso con un aumento della temperatura a 1,5 gradi, riconoscendo che questo richiede azioni significative ed efficaci da tutte le parti in questo decennio critico, sulla base della miglior conoscenza scientifica disponibile”. Quindi, la bozza “invita le parti a considerare ulteriori opportunità di ridurre le emissioni di gas serra che non sono anidride carbonica”, e chiede loro “di accelerare l’eliminazione del carbone e dei sussidi ai combustibili fossili” e “sottolinea l’importanza critica delle soluzioni basate sulla natura e degli approcci basati sugli ecosistemi, compreso proteggere e ripristinare le foreste, nel ridurre le emissioni e proteggere la biodiversità”. 

La bozza del documento fa riferimento anche al principio della parità di genere, incoraggiando “le parti ad accrescere la piena, significativa ed eguale partecipazione delle donne nell’azione climatica, e a garantire attuazione e mezzi di attuazione rispettosi del genere”.