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Greenwashing

Parlamento UE: ok a nuove norme per prodotti sostenibili e per contrasto al greenwashing

I deputati del Parlamento europeo hanno approvato una proposta di legge per migliorare l’etichettatura e la durata dei prodotti e per porre fine alle dichiarazioni ingannevoli (greenwashing). Con 544 voti favorevoli, 18 contrari e 17 astensioni, la plenaria ha approvato la proposta di una nuova direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde. L’obiettivo principale è aiutare i consumatori a fare scelte ecologiche e incoraggiare le aziende a offrire loro prodotti più durevoli e sostenibili.

Le nuove norme costituiscono la posizione negoziale del Parlamento sulla proposta di “Direttiva sulle indicazioni ecologiche” presentata dalla Commissione europea nel marzo 2023. La Commissione ha dichiarato che le nuove norme intendono rispondere all’esigenza di informazioni affidabili e verificabili per i consumatori, evidenziata da un suo recente studio secondo il quale più della metà delle dichiarazioni verdi delle aziende nell’UE sono vaghe o fuorvianti e il 40% completamente prive di fondamento.

Vietare le pubblicità ingannevoli e le dichiarazioni ambientali generiche

Il mandato negoziale approvato dal Parlamento UE prevede di vietare l’uso di indicazioni ambientali generiche come “rispettoso dell’ambiente”, “naturale”, “biodegradabile”, “neutrale per il clima” o “ecologico” se non sono accompagnate da prove dettagliate. L’obiettivo è anche quello di vietare le indicazioni ambientali che si basano esclusivamente su schemi di compensazione delle emissioni di carbonio. Saranno vietate anche altre pratiche ingannevoli, come fare affermazioni sull’intero prodotto se l’affermazione è vera solo per una parte di esso, o dire che un prodotto durerà per un certo periodo di tempo o potrà essere utilizzato a un certo livello di intensità se ciò non è vero.

Per semplificare le informazioni sui prodotti, gli eurodeputati prevedono di consentire l’uso solo di etichette di sostenibilità basate su schemi di certificazione ufficiali o stabilite da autorità pubbliche.

Durabilità più lunga dei prodotti

Per far sì che i prodotti durino più a lungo, il Parlamento europeo intende vietare l’introduzione di caratteristiche progettuali che limitino la durata di un prodotto o che portino a un suo malfunzionamento prematuro. Inoltre, i produttori non dovrebbero essere autorizzati a limitare la funzionalità di un prodotto quando questo viene utilizzato con materiali di consumo, parti di ricambio o accessori (ad esempio caricabatterie o cartucce d’inchiostro) prodotti da altre aziende.

Per aiutare le persone a scegliere prodotti più duraturi e riparabili, gli acquirenti dovrebbero essere informati di eventuali restrizioni alla riparazione prima di effettuare l’acquisto. Inoltre, i deputati propongono una nuova etichetta di garanzia che indichi non solo la durata della garanzia richiesta per legge, ma anche la durata delle eventuali estensioni di garanzia offerte dai produttori. Ciò contribuirebbe a mettere in evidenza i prodotti di qualità e a motivare le aziende a concentrarsi maggiormente sulla durata.

“L’industria non potrà più trarre profitto dalla produzione di beni di consumo che si rompono appena terminato il periodo di garanzia. I consumatori dovranno essere informati in modo chiaro sulle opzioni e sui costi di riparazione. Le etichette dei prodotti informeranno i cittadini su quali prodotti sono garantiti per una durata maggiore e i produttori i cui prodotti sono più durevoli ne trarranno vantaggio. La giungla delle false dichiarazioni ambientali finirà, poiché saranno consentite solo le dichiarazioni ecologiche certificate e comprovate”, ha commentato la relatrice Biljana Borzan.

I prossimi passi

Il 3 maggio il Consiglio dell’UE ha adottato il proprio mandato negoziale. Ciò significa che i negoziati tra il Parlamento e gli Stati membri sul contenuto e la formulazione finale della direttiva potranno iniziare a breve.