Nasdaq, la società che gestisce il primo listino elettronico americano, respinge il progetto della SEC (Securities and Exchange Commission) di richiedere alle società quotate in borsa di rivelare informazioni dettagliate sull’inquinamento da gas serra. La proposta ha visto anche il dissenso dei politici repubblicani, che sostengono che le norme non rientrerebbero nelle competenze della SEC.
Il principale stock exchange elettronico azionario degli Stati Uniti, dove sono quotate le big tech come Apple, Meta (Facebook) e Amazon, ha infatti esortato la SEC ad accantonare il progetto di richiedere alle società di descrivere i rischi che il riscaldamento del pianeta comporta per le operazioni nei principali documenti aziendali, temendo un incremento dei costi per gli investitori finali.
A marzo 2022, infatti, l’autorità di controllo aveva proposto l’introduzione di informazioni obbligatorie sulle emissioni di gas serra e di farle verificare da una terza parte. Secondo Nasdaq questa richiesta comporterebbe oneri eccessivi per le società che alla fine si tradurrebbe in un costo elevato per gli investitori.
“Temiamo che la proposta imponga ulteriori complessità, costi e oneri agli emittenti, ai fornitori e, in ultima analisi, agli investitori, minando così gli obiettivi fondamentali della Commissione”, ha commentato Nasdaq nella sua dichiarazione, suggerendo un approccio più volontario per le aziende nella divulgazione dei rischi legati al clima.
Nello specifico, Nasdaq ha chiesto all’autorità di regolamentazione di eliminare la richiesta alle grandi aziende di rivelare le cosiddette emissioni Scope 3, cioè quelle generate da altre aziende nella loro catena di fornitura o dai clienti che utilizzano i loro prodotti. La società che gestisce il primo listino elettronico americano, inoltre, ha spiegato che i suoi commenti si basano su un recente sondaggio condotto su 263 società quotate in borsa: quasi il 65% di queste aziende ha dichiarato di essere favorevole all’approccio volontario “comply or explain” e non dell’obbligatorietà delle richieste di trasparenza.
La presa di posizione del Nasdaq rispetto alla proposta della SEC, rappresenta un altolà alle tendenze attuali di considerare anche l’impatto della propria catena del valore e contrasta con le richieste di ambientalisti, di alcuni gruppi di investitori e dei rappresentanti democratici della SEC, secondo i quali le informazioni sono necessarie per prendere decisioni finanziarie con cognizione di causa. La proposta, sostengono inoltre i favorevoli, avrebbe la funzione di standardizzare le relazioni delle aziende che al momento sono molto diverse sia sul piano della qualità sia per quanto riguarda l’ampiezza e la completezza.
In una dichiarazione inviata via e-mail, la SEC ha affermato che l’agenzia “ha un forte impegno pubblico e prenderà in considerazione tutti i commenti presentati durante il periodo di apertura”.