Obiettivo innalzato dal precedente di 53%, entro il 2030

Il governo UK fissa il nuovo target di riduzione delle emissioni al 68%

Il Primo Ministro britannico Boris Johnson ha annunciato un nuovo ambizioso obiettivo per ridurre le emissioni del Regno Unito di almeno del 68% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Riconoscendo l’urgenza di andare oltre gli sforzi fatti finora per affrontare il cambiamento climatico, il nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra della Gran Bretagna è tra i più alti al mondo e la impegna a ridurre le emissioni più velocemente di qualsiasi altra grande economia finora.

Questo obiettivo è il primo fissato dal Regno Unito, dopo l’uscita dall’UE, a dimostrazione della volontà di raggiungere una leadership nell’affrontare il cambiamento climatico. Negli ultimi dieci anni, l’UK ha mostrato un grande sforzo nella riduzione delle emissioni di carbonio ed è stata la prima grande economia a legiferare per le zero emissioni nette, entro il 2050.

L’annuncio del nuovo target arriva alla vigilia del Climate Ambition Summit, programmato per il sabato 12 dicembre, che coinciderà con il quinto anniversario dello storico accordo di Parigi. Il vertice, che sarà ospitato dal Regno Unito, invita i paesi di tutto il mondo a presentare NDC (Nationally Determined Contributions, parte integrante degli Accordi di Parigi) ambiziosi, o altri piani climatici, mentre ci si prepara per la COP26 delle Nazioni Unite, che il governo britannico, insieme all’Italia, ospiterà a Glasgow il prossimo anno. Gli NDCs, Nationally Determined Contribution, sono l’elemento chiave dell’accordo di Parigi, fissati alla COP21 nel 2015, di mantenere l’aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2 gradi e perseguire i migliori sforzi per limitare l’aumento a 1,5 ° C.

Il percorso del Regno Unito per raggiungere tale obiettivo è sostenuto dal Ten Point Plan del Primo Ministro Johnson per una rivoluzione industriale verde, che si promette di creare fino a 250.000 posti di lavoro, entro il 2030. Il piano definisce politiche e investimenti ambiziosi, con 40 miliardi di sterline di investimenti privati entro il 2030, in modo da poter sviluppare tecnologie innovative e compiere progressi significativi nella riduzione delle emissioni nei settori dell’energia, dei trasporti e della costruzione. 

Il Primo Ministro Johnson ha commentato: “Abbiamo dimostrato di poter ridurre le nostre emissioni e creare centinaia di migliaia di posti di lavoro nel processo, unendo imprese, accademici, ONG e comunità locali in un obiettivo comune per andare oltre e più velocemente nell’affrontare il cambiamento climatico”.

Infine, il governo britannico si impegna di realizzare il proprio NDC attraverso un processo interno di riduzione delle emissioni, senza dover accedere il mercato dei crediti di carbonio. Inoltre, il governo britannico conferma la sua massima disponibilità a collaborare con tutte le parti interessate, sotto la cornice dell’accordo di Parigi, su una collaborazione internazionale in vista della COP26.